violenza-donneStanotte alle 02,30 una donna ha chiamato il 113 denunciando che il marito stava aggredendo lei e la loro figlia all’interno della loro abitazione in via Turri. Gli Agenti delle Volanti hanno raggiunto il luogo indicato contattando le due donne le quali riferivano di percosse subite dal congiunto che poco prima dell’arrivo della Polizia si era allontanato, probabilmente a bordo di una bici per raggiungere l’Ospedale.

Una Volante percorreva l’itinerario più ipotizzabile per raggiungere il nosocomio e in viale Risorgimento individuava un uomo in sella ad una bici che corrispondeva alle descrizioni fornite, lo stesso all’invito dei poliziotti si fermava dichiarando che si recava al Pronto Soccorso perché era stato seriamente ferito da moglie e figlia.

Gli Agenti lo assecondavano e praticamente lo scortavano verso il Pronto Soccorso, ma improvvisamente l’uomo arrestava la marcia, lasciava la bicicletta e urlava all’indirizzo del capopattuglia sostenendo con foga che questi aveva istigato la moglie a denunciarlo. Invitato alla calma lo stesso montava la rabbia fino a perdere il controllo, proferendo frasi incomprensibili, anche in lingua araba, gridando di essere una vittima. E mentre gli agenti decidevano di accompagnarlo materialmente in ospedale, questi reagiva sempre peggio colpendoli con pugni e calci e dando una testata sulla mandibola a uno di essi. Condotto a fatica al nosocomio, dopo la visita veniva dimesso e refertato per agitazione psicomotoria: nessun segno di ferita e zero giorni di guarigione.

Le due donne a loro volta si recavano in Ospedale, per la figlia venivano riscontrate contusioni al corpo ed emessa prognosi di 3 giorni, mentre per la madre si rendeva necessario un approfondimento sanitario, stesso discorso per l’Agente colpito alla mandibola, il quale, refertato ferito, necessita di una visita specialistica.

Della situazione familiare particolarmente difficile sarà relazionata l’Autorità Giudiziaria. A.M., marocchino 49enne con precedenti di polizia, veniva  quindi tratto in arresto per resistenza a P.U. e lesioni.