ProjectFinancingIl persistere della crisi mette in difficoltà il mercato del partenariato pubblico-privato in Emilia-Romagna. E’ questa l’indicazione che emerge dall’Osservatorio Regionale (www.sioper.it) del project financing e del PPP, promosso da Unioncamere Emilia-Romagna e realizzato da Cresme Europa Servizi. Il Rapporto sull’anno 2013 è stato presentato a Bologna nella sede di Unioncamere regionale nel convegno “Presente e prospettive future del project financing e del partenariato pubblico-privato in Emilia-Romagna”.

Tra gennaio e dicembre 2013, l’Osservatorio ha censito 155 gare di PPP e un volume d’affari, relativo a 99 gare di importo conosciuto, di 141 milioni.

Rispetto al 2012, si registra un calo generalizzato nel numero (-24%), nell’importo complessivo (-29%) e nell’importo medio per opere (-6%).

Il settore rallenta, come emerge dal ridotto numero di gare, ma non si ferma: opposte infatti sono le dinamiche per le aggiudicazioni. Nel 2013 risultano assegnati 100 contratti dell’importo complessivo di circa 1,1 miliardi di euro, quantità entrambe in crescita rispetto a quanto assegnato nel 2012 (88 contratti aggiudicati del valore di 115 milioni). I motori trainanti sono stati i bandi per la realizzazione e gestione di impianti sportivi, reti energetiche e trasporti.

In termini di numero di gare il peso del PPP si riduce di circa 5 punti percentuali, si passa dal 26% del 2012 al 21% nel 2013; per importo invece aumenta di circa 5 punti, salendo dal 15,5% al 20,2%.

Committenza

La domanda è formata soprattutto dall’attivismo dei Comuni, a cui, con 106 gare per 56 milioni, spettano quote del 65% del mercato del PPP regionale per numero di gare e del 38% per importi. Il confronto con la domanda espressa nel 2012 si presenta in calo: il numero di opportunità si riduce del 38% (si passa da 171 gare a 106) ed il volume d’affari del 71% (da 184 milioni a 53). Sono le Aziende speciali i principali committenti per importi: con sole 9 gare (6% del totale), assorbono il 39% degli importi (oltre 54 milioni di euro).

Territori: Emilia-Romagna nona per numero di opportunità e tredicesima per importi in gara in Italia

Rispetto a l’intero mercato nazionale, nel 2013, l’Emilia-Romagna con 155 interventi in gara, contro una media regionale italiana di 145, si colloca al nono posto nella classifica per numero di opportunità guidata dalla Lombardia, tre posizioni indietro rispetto al 2012.

Nella graduatoria per volume d’affari è al tredicesimo posto, con 141 milioni contro una media regionale italiana di 258 milioni. Un anno prima occupava la sesta posizione.

In Emilia-Romagna la gara più grande del 2013, che ha un valore di oltre 39 milioni, è stata indetta da SRM – Società Reti e Mobilità di Bologna, società costituita da Comune e dalla Provincia, a seguito della scissione dell’ATC Spa e riguarda l’affidamento delle operazioni di: gestione della sosta regolamentata su strada e del relativo incasso; acquisto, installazione e manutenzione della segnaletica stradale, dei dispositivi tecnologici e delle apparecchiature di pagamento a servizio della sosta regolamentata stessa nel Comune di Bologna.

Segmenti di PPP: in testa le concessioni di servizi

Analizzando la tipologia di intervento, si nota che le concessioni di servizi sono il segmento procedurale con il maggior numero di opportunità e il maggior valore nel 2013: 115 gare del valore di oltre 77 milioni pari a quote del 74% del numero e del 55% del valore del mercato regionale. Un anno prima rappresentavano quote superiori al 76% con 156 gare e 156 milioni di euro.

La seconda quota è delle concessioni di lavori pubblici: con 26 gare per 55 milioni di euro rappresentano il 17% del mercato per numero e il 39% per importo. Quote inferiori spettano alle altre gare di PPP (9% per numero e 6% per valore), mentre sono del tutto assenti le gare di locazione finanziaria di OOPP (erano all’1% per numero e importo nel 2012).

Mercati provinciali: Bologna prima per numero di opportunità e per investimenti

La distribuzione territoriale delle gare di PPP censite nel 2013 nelle nove province dell’Emilia-Romagna mostra un’intensa attività nella provincia di Bologna, dove si concentra il 19% delle opportunità ed oltre il 50% dell’investimento.

In testa Bologna con 30 gare seguita da Parma (26), Modena (20), Reggio Emilia (19), Ferrara (16), Ravenna (13), Rimini (12), Piacenza (10), Forlì-Cesena (8); la classifica per importo indica ancora avanti a tutti Bologna (71 milioni), poi Ferrara (16), Reggio Emilia (15), Parma (14), Rimini (sette), Piacenza (sei), Forlì-Cesena (cinque), Modena (quattro), Ravenna (quattro).

Settori di attività: in evidenza impianti sportivi, parcheggi, scolastico-sociale, reti energetiche

Nel 2013 i protagonisti del mercato regionale del PPP, sono gli impianti sportivi per numero di iniziative, con 39 gare pari a un quarto del totale, mentre le reti energetiche sono al primo posto per importo con 52 milioni pari al 37% del valore regionale. Buono anche il risultato dei settori scolastico e sociale, cresciuto dalle 7 gare per 6,4 milioni del 2012 alle 12 gare per 14,7 milioni nel 2013 e dei parcheggi con 3 gare del valore di 40 milioni (nel 2012 le gare erano 4 di cui una di importo noto pari a 1,9 milioni).

Buono il risultato conseguito dai trasporti, nell’ambito dei contratti aggiudicati nel 2013, grazie alla maxi concessione di lavori pubblici dell’importo complessivo di 881 milioni di euro, di cui 506 per la realizzazione dell’opera e 375 per la manutenzione e gestione, aggiudicata da ANAS Spa, in data 3 luglio 2013, in via provvisoria all’ATI/RTI composta da Autostrada del Brennero Spa (capogruppo), Coopsette Soc. Coop a rl, Pizzarotti e C. Spa.

 

 

Per Carlo Alberto Roncarati presidente di Unioncamere Emilia-Romagna “Il mercato del Partenariato Pubblico e Privato mostra alcuni segnali di vivacità, specie per la fase dell’aggiudicazione. Questo strumento può essere utile per attrarre investimenti e agevolare la ripresa a condizione che venga semplificata la normativa differenziandola in base alle tipologie di intervento che sono molto diverse tra loro, dalle grandi infrastrutture alle opere pubbliche di minor dimensione. Occorre individuare soluzioni per favorire la “bancabilità” dei progetti e ridurre per le amministrazioni pubbliche le problematiche nella gestione di procedure molto complesse e in continua evoluzione. Unioncamere Emilia-Romagna può continuare a svolgere un ruolo di supporto sostenendo le analisi del mercato per offrire alle imprese e agli enti pubblici informazioni che rispondano alle esigenze di semplificazione”.

Secondo Lorenzo Bellicini, direttore del Cresme, “viste le difficoltà che stanno caratterizzando questo mercato complesso, un occasione per il rilancio potrebbe arrivare dai progetti per lo sviluppo sostenibile delle aree urbane per mezzo di strategie che prevedono azioni integrate per far fronte alle sfide economiche, ambientali, climatiche, demografiche e sociali. Tutte azioni che sono parte degli obiettivi dei Fondi Strutturali Europei 2014-2020, insieme all’incremento occupazionale. Tali progetti – aggiunge Bellicini – potrebbero creare delle sinergie con le risorse disponibili, sia pubbliche che private, e potrebbero essere applicate a varie tipologie di azioni nelle aree urbane. Si pensi all’importanza del recupero, della riqualificazione e dell’efficienza energetica del patrimonio edilizio nelle aree urbane, quali settori dinamici in grado di determinare positivi effetti sulla qualità del vivere urbano oltreché un certo impatto occupazionale”.