ospedale-sassuolo_20Il Partito Socialista si assume la responsabilità di avere messo in guardia, il 3 dicembre u.s., i sassolesi sul programmato “ scippo “ del servizio di senologia dell’ospedale. Una delibera, della Giunta Regionale ( 582/2013), ha di fatto decretato la fine del servizio. Il giorno che i maggiorenti della sanità nostrana chiudevano senologia a Sassuolo, aprivano a Carpi un ircocervo di servizio, l’oncocardiologia, non programmato e non previsto da nessuna parte.

L’Ospedale di Sassuolo non è nuovo a subire “ scippi “ di reparti , servizi e di personale, basta guardare l’operazione ,con motivazioni “ tartufesche “, del trasferimento del reparto di Ortopedia 1, preda dei poteri forti ma a scapito dei cittadini.

Lo sconforto di questi giorni viene dalla constatazione di come si può stravolgere il PAL, il documento di programmazione sanitaria 2011/2013, approvato da tutti i Sindaci della Provincia di Modena e da tutti i Consigli Comunali.

Si spera che il Consiglio Comunale di Sassuolo, questa sera, si riappropri dei propri poteri e “ consigli “ chi è deputato alla “ gestione “ del sistema sanitario locale a rapportarsi con esso.

C’è una importante raccolta di firme, non vorremmo passare allo sciopero del “ ticket “.

A proposito del PAL chiaro è lo stravolgimento degli intenti, ma non si sono fatte le case della salute, non si è proceduto alla riorganizzazione territoriale in tre distretti ( area Nord, centro ed area Sud), non si è fatto niente.

Quando pensiamo che è in discussione un disegno di legge regionale per la costituzione di tre maxi ASL ( Bologna, Estense ed Emilia ) e noi a Modena siamo ancora ai 6 distretti sanitari, veri centri di potere e di sprechi, ci lascia “basiti“.

A proposito della patologia la mammella, sarebbe bene fare riferimento al documento approvato dalla 12^ Commissione Igiene e Sanità del Senato l’8 marzo 2011 a conclusione di una indagine conoscitiva sulle malattie degenerative e tra queste il tumore della mammella; Entro il 2016 dovrà essere istituito un sistema di Breast Unit diffuse sul territorio con tutte le garanzia di sicurezza ed affidabilità.

Per noi , a tal punto, è semplice sostenere che la questione senologia va risolta a livello di area Sud ( Sassuolo, Vignola, Pavullo )

Ci sono tutti i parametri quantitativi, riferiti alla popolazione ( 250.000 abitanti) , alla percentuale di morbilità e quindi ai casi, purtroppo attesi ( 150 ).

Dal punto di vista della qualità ed affidabilità, visti i casi trattati con successo a Sassuolo, crediamo che la Regione lo sappia, opera una UO di chirurgia plastica, una qualificata e importante radiodiagnostica, una UO di oncologia e tutto il necessario per una Breast Unit al servizio della gente.

Il problema ha un forte impatto sociale e la politica ci deve mettere la faccia.

Non si programma con il bilancino nascondendosi dietro medie aritmetiche , servono, come nel caso di specie, parametri diversificati, come quando in economia si applica la media ponderata.

Hanno scomodato la raccomandazione di EUSOMA per chiudere Senologia. Questa importante organizzazione, fin dall’anno 2000 ha identificato i requisiti quanti/qualitativi di un reparto di senologia, siamo tranquilli, se si ha il coraggio politico di programmare su area vasta il successo è assicurato, non solo per senologia ,ma per tutto il sistema sanitario locale.

(Mario Cardone, Segretario Provinciale PSI)