carabinieri_100Da qualche mese un’attività commerciale reggiana registrava anomali ammanchi dal fondo cassa: a ripulirlo, come hanno rivelato le indagini dei Carabinieri della Stazione di Corso Cairoli confortate dal sistema di videosorveglianza aziendale che hanno ripreso le condotte delittuose, l’addetto alle pulizie finito nei guai. Con l’accusa di furto aggravato e continuato infatti i Carabinieri della Stazione di Reggio Emilia Principale hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale reggiano un 24enne residente in città. I guanti doveva indossarli per fare le pulizie lui invece per non “sporcare” con le impronte li indossava quando rubava: un’accortezza che non gli ha evitato di finire nei guai in quanto le telecamere degli uffici che “ripuliva” l’hanno immortalato durante i suoi raid furtivi. Ad attivare i Carabinieri della Stazione di Corso Cairoli il responsabile dell’attività commerciale che da qualche mese aveva riscontrato irregolarità contabili nel fondo cassa. Ammanchi di danaro che avvenivano nel weekend e che venivano registrati ogni inizio settimana.

Inizialmente si è pensato ad un errore dei cassieri poi vista la sistematicità i fatti sono stati “segnalati”, attraverso una dettagliata denuncia, ai Carabinieri della Stazione di Corso Cairoli che al riguardo avviavano le dovute indagini. Le attività investigative dei Carabinieri, alla luce dell’assenza di effrazioni, si indirizzavano negli ambienti della stessa azienda avuto particolare riguardo all’addetto delle pulizie nei cui confronti gli stessi Carabinieri acquisivano incontrovertibili elementi di responsabilità. Le analisi del sistema di videosorveglianza aziendale rivelavano infatti che l’addetto alle pulizie ripuliva il fondo cassa impossessandosi, per non destare sospetti, di volta in volta, di parte del danaro. Una attività certosina che lo vedeva mettersi i guanti in lattice prima di ripulire il fondo cassa per poi levarli e continuare con indifferenza le pulizie. Forti dei filmati acquisiti i Carabinieri della Stazione di Reggio Emilia Principale convocavano in caserma il giovane che alla luce dei fatti veniva denunciato alla Procura reggiana in ordine al citato riferimento normativo violato.