carabinieri-informatica2Grazie a pretestuosi annunci di lavoro si costruiva un identità corrispondente a quella dell’ignaro aspirante lavoratore che aderendo alle richieste delle inserzioni trasmetteva i documenti d’identità per l’assunzione che ovviamente non avveniva. Con quei documenti si intestava carte prepagate che cercava di ricaricare entrando abusivamente nei conti correnti home banking intestati ad altre persone. A scoprirlo i Carabinieri della Stazione di San Polo d’Enza che con l’accusa di tentata frode informatica, falsità materiale commessa da privato e sostituzione di persona hanno denunciato alla Procura reggiana un 32enne di Civitanova Marche. Secondo la ricostruzione investigativa dei Carabinieri di San Polo d’Enza l’uomo dapprima attraverso un’offerta di lavoro, risultata falsa e pretestuosa, otteneva i documenti di un 38enne di Porto San Giorgio intestandogli, ad insaputa dello stesso delle carte prepagate. Quindi grazie alle sue abili doti informatiche è riuscito ad accedere e modificare le credenziali del conto corrente online, acceso presso un istituto bancario dal denunciante, tentando di effettuare 5 bonifici online, per l’importo di euro 2500 ciascuno, non andati a buon fine grazie al servizio di allerta attivato dalla vittima, un 50enne di Parma, a cui giungevano gli SMS delle operazioni che quindi di volta in volta riusciva a bloccare. L’uomo quindi si presentava ai Carabinieri di San Polo d’Enza che avviavano le indagini arrivando in prima battuta al 38enne di Porto San Giorgio risultato non solo estraneo alla vicenda una vittima dell’hacker che agiva utilizzando la sua identità. Hacker che grazie a meticolose indagini telematiche veniva identificato dai Carabinieri sanpolesi che lo denunciavano alla Procura reggiana in ordine ai citati riferimenti normativi violati. Le indagini dei Carabinieri reggiani mirano ora ad accertare il reale giro d’affari dell’hacker che no si esclude possa aver agito con le stesse modalità prosciugando altri conti correnti.