E’ stata incensurata per 70 anni e ha deciso di infrangere la legge negli ultimi due mesi, una donna residente a Viareggio che è “riuscita” a portarsi a casa tre denunce per truffa. Ad attribuirgli la responsabilità del reato sono stati i Carabinieri delle Stazioni di Scandicci, Bari Picone e Porretta Terme per ultima, nel corso di tre indagini nate separatamente ma con un denominatore comune: la vendita di oggetti di latta. Qualche settimana fa, a finire nella trappola dell’anziana neo-truffatrice è stato il titolare di una gioielleria ubicata in via Mazzini a Porretta Terme che aveva ricevuto una proposta di vendita di gioielli in oro. Nonostante le prove reagenti eseguite su alcuni campioni, il commerciante non è stato abbastanza attento ad accorgersi che la merce che stava acquistando alla somma di 690 euro non era fatta da oro puro, come spacciato dalla 70enne, bensì da un metallo leggermente placcato in oro.

Ad accorgersi della truffa, attraverso un indagine sul metallo chiamata: “prova della limatura a fondo con la successiva applicazione dei reagenti” sono stati i titolari di un altro negozio di oggetti preziosi di Pistoia a cui l’esercente di Porretta, ignaro della truffa subita, aveva venduto la merce spacciandola per buona. La donna è stata individuata dai Carabinieri di Porretta Terme e deferita all’Autorità Giudiziaria.