Cong-Cgil-ER-2014Un applaudito omaggio a Nelson Mandela e Claudio Abbado, con la proiezione di due brevi video-clip sui maxischermi che fanno da fondale all’11 congresso della Cgil Emilia Romagna (24-25 marzo), ha aperto questa mattina la prima giornata dei lavori congressuali davanti alla platea di circa 700 delegati e decine di invitati al palacongressi di Riccione. Lisa Vincenzi, delegata della Gambro di Modena, settore biomedicale, hai poi ricordato il dramma del terremoto di due anni fa sottolineando la forza di reazione delle popolazioni colpite e i passi avanti compiuti nella ricostruzione, anche se “l’emergenza sarà finita quando tutti saranno tornati nelle loro abitazioni”. Il presidente del congresso Maurizio Fabbri ha quindi dato la parola a Vincenzo Colla, segretario generale della Cgil regionale, per la relazione introduttiva.

SINTESI RELAZIONE VINCENZO COLLA

La relazione del segretario generale della Cgil Emilia Romagna Vincenzo Colla, in apertura dell’11° congresso della confederazione regionale iniziato oggi a Riccione, prende atto innanzitutto che la grave crisi globale non è affatto conclusa ma, al contrario, mai come ora appare chiaro l’impatto devastante che essa ha avuto sulle condizioni di vita di una parte importante della popolazione mondiale. In Europa, poi, non c’è soltanto una crisi economica ma anche politica, sociale e di identità; crescono lontananza e ostilità nei confronti dell’Unione Europea, riprende vigore l’antieuropeismo anche nelle sue forme nazionalistiche e razziste. C’è la necessità, ribadisce Colla, di “voltare pagina” rispetto alle politiche di austerità che si sono dimostrate fallimentari. Le prossime elezioni europee sono però contrassegnate da alcuni fatti positivi che stanno avvenendo a livello europeo, tra cui la novità sindacale rappresentata dalla mobilitazione europea della Ces-Confederazione europea dei sindacati, il 4 aprile a Bruxelles per un grande piano per lo sviluppo e il welfare in Europa.

L’Italia, dal canto suo, rappresenta ormai per tanti aspetti l’emblema di questa Europa incapace di costruire il proprio futuro. Siamo di fronte ad una realtà ancora di grandissima sofferenza, con scarsi segnali di inversione di tendenza. In Italia, più che altrove, è stata evidente negli ultimi anni una doppia subalternità della politica: da un lato ai poteri forti dell’economia e della finanza, dall’altro alle tecnocrazie dell’Unione Europea. E il governo Renzi si è presentato al Paese con “impegni altisonanti”, ma anche vista l’esperienza dei governi di Monti e di Letta, la Cgil è obbligata alla prudenza nell’approccio agli interventi annunciati dal nuovo governo, anche se già si evidenziano punti critici riguardo la mancata estensione del beneficio fiscale a pensionati e a parte dei precari e rispetto ai decreti sul mercato del lavoro, che aumenteranno la precarietà invece di ridurla, come nel caso del contratto a termine.

Colla riconosce alla Regione Emilia Romagna di essere stato un interlocutore importante, sempre disponibile al confronto, praticando un modello innovativo di relazioni con i corpi intermedi, in rappresentanza di interessi diversi, che ha funzionato in questi anni di crisi così drammatica, anche per concludere migliaia di accordi aziendali che hanno salvaguardato imprese e posti di lavoro. Positivo anche il lavoro unitario svolto con Cisl e Uil regionali, un patrimonio da valorizzare, superando le lacerazioni che pure si sono verificate in particolare tra i metalmeccanici: “non potremo accettare – ammonisce Colla – tanta arroganza imprenditoriale come quella vista nei giorni scorsi alla VM di Cento, dove con una lettera si cancellano 43 anni di storia contrattuale unitaria”.

L’unità sindacale è decisiva per andare oltre “l’azione difensiva” puntando sulla valorizzazione delle eccellenze del nostro sistema produttivo e di welfare, attribuendo un ruolo centrale al livello territoriale come viene proposto nel Piano del lavoro della Cgil. Tra le priorità del sindacato spicca la riqualificazione del territorio, con la manutenzione e messa in sicurezza dell’intera regione colpita prima dal sisma nel 2012 e poi dalle recenti alluvioni. E’ necessario rilanciare la mobilità sostenibile, ripensare il ruolo delle multiutilities, così come bisogna investire nel sistema formativo e in un sistema di welfare integrato. La Cgil è convinta infatti che l’integrazione tra servizi sanitari, sociali e socio-sanitari sia la strada maestra per rendere più efficace la presa in carico globale delle persone, a partire da quelle non autosufficienti o comunque più fragili. Una nuova dimensione regionale impone di costruire un modello cooperativo delle città e delle istituzioni: il politicentrismo e Bologna capitale sono concetti superati dai fatti.

Questa prospettiva richiede risorse che vanno reperite, secondo Colla, tassando i grandi patrimoni, con la lotta all’evasione fiscale, agli sprechi. E un ruolo determinante lo giocheranno i Fondi Strutturali Europei 2014-2020 (circa 1,3 miliardi per l’Emilia Romagna), sulla cui destinazione è avviata proprio in questi giorni una discussione stringente.

In un quadro di profonda crisi delle funzioni di rappresentanza, la Cgil resta la più rappresentativa delle forze organizzate presenti sul territorio. La discussione svolta nei congressi ha ruotato attorno ad alcuni temi principali: pensioni e critica della riforma Monti-Fornero del 2011; lotta alla precarietà; tenuta e innovazione del sistema di welfare regionale; appalti e lotta alla legalità.

Un altro tema centrale affrontato nella intensa campagna congressuale è stato poi quello del ruolo della contrattazione, che ha perso autorità, e della necessità di includere i soggetti finora poco o per nulla tutelati come i tanti lavoratori precari. Le nuove regole sulla rappresentanza, varate con il Testo unico sottoscritto il 1 gennaio, possono aprire una fase nuova per il sistema di relazioni sindacali italiane e rispondere alla crisi della rappresentanza sindacale. Per Colla non vanno però nascosti o sottaciuti i limiti e le criticità di questo accordo, come le modalità con le quali si è giunti alla sua sottoscrizione, anche se va apprezzata la decisione dell’ultimo Comitato Direttivo di consultare gli iscritti con un voto certificato.

Colla conclude la sua relazione rivendicando la scelta della gestione unitaria della Cgil regionale, rispettosa degli esiti del precedente congresso, che ha dato autorevolezza a tutti noi in una fase così complessa e difficile che impone di concentrare tutti gli sforzi nella ricerca di un percorso di cambiamento.

 

GLI INTERVENTI DEGLI OSPITI E DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE ERRANI – IL PROGRAMMA DEI LAVORI

Molto apprezzati gli interventi esterni dei rappresentanti delle delegazioni sindacali di Brasile e Uruguay, dei segretari generali di Cisl e Uil regionali Giorgio Graziani e Gianfranco Martelli, del presidente della Regione Vasco Errani, che ha preso la parola a fine mattinata. Riprendendo il tema della concertazione, lanciato da Colla, Errani ha rivendicato l’importanza di aver fondato il sistema di relazioni, che in questi anni ha consentito di arginare con modalità condivise gli effetti della pesante crisi nel territorio regionale, sulla base di un progetto e di scelte strategiche, non di blocchi reciproci e deleterie contrattazioni tra interessi: “un sistema che intendiamo confermare – ha detto tra l’altro Errani – in modo prioritario per il futuro, convinti però che il punto vero di confronto, ineludibile per tutti, è quale segno dare al cambiamento che considero inevitabile e che richiede una visione, un nuovo approccio culturale, perfino una moderna idea di democrazia”.

Nel pomeriggio è iniziato il dibattito a carattere più interno fino alle ore 18, quando si è svolta l’intervista a più voci sul futuro dell’Europa, con la partecipazione tra gli altri di Susanna Camusso, segretario generale Cgil nazionale. Sarà la stessa Camusso domani alle ore 12,30 circa a concludere l’assise della Cgil regionale Emilia Romagna.

I lavori proseguiranno poi per i soli delegati che voteranno i documenti, i delegati al congresso nazionale e il nuovo Comitato direttivo, organismo che verrà subito convocato nella sua prima seduta per l’elezione del segretario generale nazionale.

I lavori del congresso sono seguiti in diretta streaming da Radio Articolo1, la web radio della Cgil nazionale.

(a cura dell’Ufficio Stampa Cgil Emilia Romagna)