Il Consigliere regionale Fabio Filippi è intervenuto in aula sul problema delle famiglie sfollate di Castelnovo ne’Monti, in seguito al sisma del 2013 con epicentro in Lunigiana, strappando la promessa del Presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, di affrontare concretamente la questione, attraverso l’erogazione di un contributo riservato ai quei cittadini che hanno subito danni alle proprie abitazioni e alle attività commerciali.

“Resta il fatto – afferma Filippi – che, a nove mesi dal sisma, le famiglie sono ancora fuori casa. Non stiamo parlando di cifre insostenibili, i danni stimati corrispondono a circa 150.000 euro, le parti strutturali dell’edificio di via Fontanaguidia non sono state compromesse.”

Nell’agosto 2013, l’Assessore regionale alla Sicurezza territoriale, Difesa del suolo e della costa, Protezione civile, Paola Gazzolo, aveva riferito che il Comune di Castelnovo ne’ Monti era in procinto di chiedere alla Regione un contributo per l’autonoma sistemazione del fabbricato di via Fontanaguidia, e che l’erogazione dei fondi sarebbe stata finalizzata in tempi rapidi.

Il Comune di Castelnovo, in questo arco di tempo, ha formulato due richieste di finanziamento, pari a 9.000 e 18.000, al fine di garantire la copertura delle spese sostenute per l’assistenza alla popolazione, per un periodo di nove mesi. Mentre, a detta dell’assessore, “allo stato attuale non sono pervenute altre richieste di finanziamento da parte del Comune di Castelnovo ne’ Monti.”

“Se così stanno le cose – aggiunge l’azzurro reggiano – tutto diventa più chiaro, si comprenderebbero quindi gli eccessivi ritardi.

La Regione ha comunque avviato l’attività di ricognizione, che si concluderà a breve, al fine di stimare il fabbisogno finanziario per il ripristino delle strutture pubbliche e private danneggiate e fornire al Dipartimento della Protezione Civile un maggiore dettaglio descrittivo e quantitativo dei danni.

Il 17 luglio 2013 l’Assemblea legislativa regionale approvava all’unanimità una mia risoluzione attraverso la quale impegnava la Giunta regionale ad attivarsi, accelerando l’iter procedurale, per consentire la messa in sicurezza degli edifici danneggiati dal sisma.

La Regione ha il dovere di intervenire, i ritardi sono ormai inaccettabili, venga quindi definita, in tempi rapidi, l’entità del contributo, prevedendo già nelle prossime settimane l’avvio dei lavori”.