“Misure da tempo attese, che vanno nella direzione più volte indicata da Rete Imprese Italia. I provvedimenti di semplificazione e sburocratizzazione delle procedure contenute nel DL Lavoro potranno favorire l’accesso al mondo del lavoro e potrebbero risultare strumenti utili a far ripartire l’occupazione, in modo particolare quella dei giovani”.

Questo il primo giudizio che si sentono di dare le Associazioni modenesi – Confesercenti, Confcommercio, Lapam-Confartigianato e CNA – aderenti a Rete Imprese Italia in merito l’entrata in vigore del Decreto Legge sul lavoro, pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale, recante disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell’occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese.

“I contratti a termine e quelli di apprendistato sono stati finalmente liberati da vincoli e anacronistici orpelli amministrativi: la semplificazione delle procedure è la strada giusta da percorrere per sbloccare le nuove assunzioni. In particolare, apprezziamo l’elevazione da 12 a 36 mesi della durata del rapporto a tempo determinato acausale, che pone finalmente fine ad una delle principali fonti di contenzioso per le imprese. Riteniamo utile che il decreto, nel fissare al 20% il limite massimo per l’utilizzo dell’istituto del tempo determinato, abbia salvaguardato l’autonomia dei CCNL a disporre misure diverse prevedendo comunque la possibilità per le imprese fino a 5 dipendenti di stipulare comunque un contratto. Accogliamo con favore anche la possibilità di proroga fino ad 8 volte entro il limite dei tre anni nell’ambito della stessa attività lavorativa”.

“Giudizio tutto sommato positivo, inoltre – conclude Rete Imprese Modena – sulle semplificazioni apportate al contratto di apprendistato, tutte a vantaggio della formazione in azienda, che sicuramente aiuteranno il rilancio di questa tipologia contrattuale così importante per l’inserimento al lavoro dei giovani. Condivisione e apprezzamento anche per la smaterializzazione del Durc e lo stanziamento di ulteriori risorse su i contratti di solidarietà”.