“La residenzialità è un’opportunità non un ostacolo: un principio per il quale ci siamo sempre battuti e punteremo ad estendere anche ad altri servizi se verremo rieletti alla guida della città”.

Gian Francesco Menani e Stefano Bargi, rispettivamente Vicesindaco e capogruppo consigliare della Lega a Sassuolo, rispondono così alle accuse sollevate dal Partito Democratico in merito al principio di residenzialità storica nel punteggio attribuito nella graduatoria degli alloggi popolari.

casa-condominio“Si tratta di un principio – aggiungono – che non toglie assolutamente punti a chi presenta situazioni di disagio, ma che al contrario ristabilisce giustizia ed equità negli aiuti da parte dell’Amministrazione comunale.

Essere residenti in città da più tempo, infatti, significa aver pagato le tasse sul territorio e, quindi, aver diritto a ricevere aiuto in caso di bisogno da chi queste tasse le ha incassate.

Un sassolese, anche se residente dalla nascita, non si rivolgerebbe ai Servizi Sociali per ottenere un alloggio popolare se non ne avesse necessità: noi siamo convinti che, tra persone che presentano le stesse necessità, debba avere la precedenza chi, con le proprie tasse, maggiormente ha contribuito al benessere della città.

Per questo – concludono, siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto con le case popolari e garantiamo che, se verremo chiamati nuovamente a governare la città, faremo di tutto perché il principio di residenzialità storica venga applicato a quanti più servizi possibile”.