visitaUna delegazione di cooperative sociali emiliano-romagnole composta da La Fraternità (Mercatale di Ozzano dell’Emilia -Bo); IT2 (Bo); coop sociale La Rupe (Sasso Marconi – Bo); La Città Verde (Pieve di Cento – Bo); Il Germoglio (Ferrara); Il Cigno Verde (Parma) e Gulliver (Forlì) è andata in Irlanda in visita a RECOSI, organizzazione non profit impegnata nella rigenerazione di rifiuti destinati al riutilizzo.

Lunga, anzi, doppia vita ai PC! Questo è quel che succede in Irlanda con RECOSI, organizzazione non profit che ha finalità di inserire nel mondo del lavoro persone disabili e/o emarginate. Le attività di RECOSI sono tutte legate alla raccolta e al recupero di rifiuti destinati al riutilizzo, con particolare riferimento ai prodotti dell’Information Technology (IT). Per questo un gruppo di cooperatori italiani della filiera dei RAEE coinvolti da ORIUS – Associazione di cooperative sociali ed enti di formazione – è di recente partito alla volta di Dublino, in visita a RECOSI. Queste le cooperative sociali: La Fraternità (Mercatale di Ozzano dell’Emilia -Bo); IT2 (Bo); coop sociale La Rupe (Sasso Marconi – Bo); La Città Verde (Pieve di Cento – Bo); Il Germoglio (Ferrara); Il Cigno Verde (Parma) e Gulliver (Forlì).

Nella comitiva anche alcuni partner del progetto regionale RAEE IN CARCERE. Prosegue così il viaggio nell’economia sociale europea, dopo le avventure in Belgio e Francia con la visita ai network belgi e alla federazione di imprese sociali francesi, ENVIE.

Un sistema virtuoso di recupero, rigenerazione e rivendita di prodotti informatici (PC, monitor, portatili, accessori, stampanti), ma anche uno spazio di mercato per l’inserimento lavorativo di svantaggiati: questo è quel che RECOSI ha implementato in Irlanda e che sta diffondendo oggi in Europa attraverso l’acquisizione di nuovi partner.

Le cooperative emiliano-romagnole che hanno preso parte al viaggio, coinvolte nel progetto europeo “SIFOR – SISTEMA FORMATIVO AL VALORE-LAVORO DEL RIUSO”, stanno verificando la replicabilità in Italia di questo circuito virtuoso, in cui sono coinvolti direttamente partner come Microsoft, Dell, Intell, Apple. I grandi produttori ritirano dalle aziende le macchine obsolete che necessitano di sostituzione, e le consegnano alle imprese di RECOSI che ne effettuano lo smontaggio e la rigenerazione. Alla base della partnership la garanzia, da parte di RECOSI, che i dati contenuti nelle macchine ritirate siano completamente distrutti e dunque inaccessibili a terzi. Una volta rigenerati e dotati di licenza Microsoft, nel caso di PC, questi beni sono venduti a prezzo di mercato oppure donati a scuole, enti e persone bisognose. Duplici dunque le implicazioni di RECOSI con il territorio: ridurre il quantitativo di rifiuti prodotti e creare valore sociale. Alle cooperative italiane della filiera RAEE non rimane che seguire l’esempio e fare rete con le grandi aziende dell’IT, eliminando le barriere geografiche per creare concrete e stabili opportunità di lavoro.