L’imminente recepimento della direttiva UE 2012/27 e la necessità di garantire la realizzazione degli obiettivi internazionali sull’efficientamento energetico rendono quanto mai urgente la definizione di un piano industriale di riqualificazione immobiliare. Questa la posizione convinta delle pmi-edili di Aniem, l’Associazione Nazionale Imprese Edili Manifatturiere, aderente a Confimi Impresa.
“Condividiamo la stabilizzazione degli incentivi fiscali, ma serviranno a poco se non saranno selezionati rispetto ai concreti obiettivi che devono raggiungere”, il Presidente di Aniem Dino Piacentini, precisa infatti che “ci sono ampie parti del nostro patrimonio immobiliare che è vetusto, obsoleto e fortemente energivoro e non ha senso intervenire con azioni di manutenzione ordinaria; occorre, finalmente, credere in un piano di demolizione e ricostruzione, coinvolgendo aree di edilizia abitativa, industriale, commerciale che possono essere sostituite con i progetti perfettamente sostenibili, sia dal punto di vista economico che ambientale, di efficienza energetica, liberazione del suolo: con una maggiore qualificazione dei servizi e facendo housing sociale”.

“E’ questa la nuova politica della riqualificazione che dobbiamo attivare – prosegue Piacentini – senza esitazioni, se vogliamo modernizzare le nostre periferie e rilanciare l’attività di un settore in crisi come quello dell’edilizia”.