polizia_20Ieri notte verso le 4.30 un cittadino ha segnalato alla Polizia rumori sospetti negli scantinati della sua abitazione. Gli operatori hanno trovato in uno dei locali un individuo sdraiato su una coperta. Il locale non presentava alcun segno di effrazione. L’uomo, poi identificato per A.A., cittadino marocchino, irregolare e pregiudicato, non dava alcuna spiegazione per la sua presenza nel locale. Un primo controllo ha permesso di rinvenire sullo stesso una bomboletta di spray urticante – presumibilmente di tipo illegale – una tessera bancomat ed una pistola scacciacani.
L’uomo che aveva contattato il 113,  ricordava di essere stato infastidito intorno alle ore 6 del giorno prima da altri rumori sospetti provenienti da un ufficio di cui proprio quello scantinato era pertinenza, ma di non aver riferito nulla ritenendoli addebitabili a lavori di manutenzione.
Una rapida ricerca ha quindi permesso di verificare che nella tarda mattinata del 14 proprio in quell’ufficio era stato messo a segno un furto. La circostanza suggeriva agli agenti di effettuare una più accurata ispezione del “dormitorio” del cittadino marocchino che permetteva di rinvenire le chiavi dei due locali e numerosi oggetti provenienti dall’ufficio depredato: 600€ in contanti, una valigetta contenente assegni, la tessera bancomat sopradescritta e documentazione dell’ufficio mischiata con documenti dell’uomo.
Interpellati i derubati, gli agenti ricevevano conferma della provenienza furtiva di quanto rinvenuto ed accertavano che all’appello mancavano ben 6000€ in contanti.
Le vittime riferivano, inoltre, di conoscere l’uomo e di averlo più volte aiutato ed ospitato conoscendolo come indigente.
A.A. aveva presumibilmente approfittato della loro benevolenza per impadronirsi di una copia delle chiavi dell’ufficio, utilizzate per mettere a segno il furto nel momento più opportuno.  Quest’ultimo veniva pertanto arrestato per furto e denunciato per le violazioni alla normativa sull’immigrazione quindi ristretto, su disposizione dell’AG, presso le camere di sicurezza della Questura.