ferrovia_treno_modena_sassuoloE’ di pochi giorni fa il verbale di accordo siglato dalle OO.SS. confederali con l’Assessore regionale ai trasporti Alfredo Peri, che assume e riconferma, cosa non scontata, gli impegni economici e di rilancio del TPL per assicurare stabilità nel settore per il prossimo biennio. A ciò si aggiunge la notizia che dal fondo nazionale 2014 per il concorso finanziario dello Stato vengono assegnati alla Regione Emilia Romagna oltre 360000 euro, identificando parametri quali l’efficienza e l’efficacia. Quindi, tutto bene? Assolutamente no, in quanto da oltre un anno abbiamo segnalato ai diversi interlocutori, SETA SPA, TPER, FER ed AMO che sulla linea Modena – Sassuolo, mancano le obliteratrici dei titoli di viaggio nelle diverse stazioni, fatta eccezione per quella di Sassuolo arrivata nella scorsa primavera.
Le quattro società sopra indicate sono tutte coinvolte e responsabili dei diversi problemi più volte segnalati anche a livello istituzionale. Sono oltre 2500 le persone, dati per altro in aumento e consultabili sul sito della Regione Emilia Romagna, che ogni giorno transitano su questa linea, a differenza di quanto accade per il trasporto su gomma che a Modena registra una diminuzione dei passeggeri. Fatta eccezione per gli abbonati, gli altri utenti, anche volendo, non possono convalidare il titolo di viaggio.
Questo, è facile immaginarlo, crea un mancato incasso da parte dei soggetti interessati che si
rimpallano risposte e responsabilità: FER dice che essendo lei il gestore delle infrastrutture deve
occuparsi dell’efficienza, pulizia e decoro delle stazioni, TPER sostiene, come ribadito nello scorso
mese di giugno alla presentazione del proprio bilancio, che entro pochi giorni sarebbe intervenuta
nei confronti di SETA SPA, la quale ha la responsabilità di installare e fare la manutenzione delle
obliteratrici. Da ultimo AMO, insieme all’Assessore del Comune di Modena Giacobazzi, che entro
giugno doveva rendicontare alle OO.SS. provinciali l’esito sullo “studio di fattibilità” e di
intermodalità commissionato alla Camera di Commercio.
Sulla stessa linea poi, quasi quotidianamente, il personale è chiamato a rispondere dei disservizi
causati dalle diverse aziende, senza averne le dirette responsabilità, o a richiedere l’intervento delle
forze dell’ordine per sedare discussioni in atto prima che possano degenerare in qualcosa di più
grave.
La FILT CGIL di Modena è a rinnovare la richiesta urgente di incontro congiunto tra tutti i soggetti
coinvolti. Obiettivo è risolvere le questioni in sospeso che hanno generato dal 1 luglio 2013 un
mancato introito economico importante nel nostro territorio in un settore, quello pubblico, sempre
più in difficoltà. E’ diritto dei cittadini avere tale servizio erogato in modo efficiente e sicuro. Allo stesso modo è diritto per gli operatori del settore non rispondere di cose che non dipendono da loro.

(Grandi Giulia, Segretaria provinciale FILT CGIL)