Massimo-ZamboniMassimo Zamboni, Danilo Fatur e Angela Baraldi saranno i protagonisti della serata di giovedì 11 settembre a FestaReggio con “Emilia Parabolica” (ore 22 – Arena spettacoli Madiba). Con loro, sul palco, una carrellata di grandi artisti emiliani, i Modena City Ramblers, Mara Redeghieri, Daniele Carretti e Max Collini (Offlaga Discopax). 

Due ore di concerto, repertori distinti e incursioni reciproche, rettilinei e curve paraboliche per incrociarsi e spingersi oltre i facili inquadramenti musicali. Inni protosovietici, folk combattente, melodie anarco-sindacaliste, cori di mondine emancipate, punk in agrodolce, ritmi industriali per fabbriche dismesse, canzoni per scuole di partito, canzoni per strade tangenziali, canzoni per territori saccheggiati, canzoni per cuori sbalestrati.

 

“Questi ultimi anni sono stati difficili per tutti noi, uomini e donne emiliani – spiega Zamboni. Portiamo addosso sottopelle i segni di avvenimenti duri, il terremoto, lo stato di crisi, la siccità, le alluvioni. Pensando e praticando altro, riprovando e ripartendo sempre, ricordiamo sofferenze e fratture nella terra, ricordiamo case e capannoni crollati, ricordiamo acque che coprono i campi, negozi e fabbriche chiuse: immagini che colpiscono in profondità una intera cultura basata sulla concretezza, sulla certezza del lavoro, sulla stabilità conquistata attraverso i secoli, sulla riconosciuta capacità di saper governare il nostro territorio. Nonostante la forza acquisita e la “sostanziale tenuta”, la sensazione di essere giunti al culmine di una parabola ci lascia inaspettatamente spaesati”.

Così l’Emilia paranoica riproposta nel progetto “30 anni di Ortodossia” dagli ex CCCP Massimo Zamboni e Danilo Fatur assieme a Angela Baraldi, diventa Parabolica, in un percorso che incrocia artisti emiliani, tutti tra Reggio, Modena e Bologna. Un’appartenenza stretta, strettissima con la nostra terra; artisti diversi all’apparenza, forse anche inconciliabili per alcuni aspetti, accomunati e resi simili da una medesima lingua, un dialetto, un paesaggio, l’adesione a una cultura che da sempre esprimiamo tramite le nostre canzoni. “Un segno di affetto e di riconoscimento reciproco; per dire alla nostra Emilia Parabolica di oggi che noi siamo qua per esserci. Per cantarla, consolarla, ringraziarla per quanto ha saputo dare ai suoi abitanti e per quanto ha saputo ricevere”.

Lo spettacolo avrà inizio alle 22: l’ingresso è libero.

Venerdì 12 settembre un gradito ritorno: quello dei correggesi Rio sul palco di FestaReggio con il loro sound che miscela sonorità pop-rock a influenze elettroniche. Dal vivo, il gruppo riproporrà i successi storici della band e l’ultimo album, “Fiori”, uscito nel 2013.