carabinieri_2001I componenti di quella che sembra essere una vera e propria holding del malaffare made in china, sono stati fermati durante l’attività di controllo del territorio da una pattuglia della Stazione Carabinieri di Corso Cairoli che li ha sorpresi a bordo di un’autovettura risultata rubata a Padova ai danni di un loro connazionale. Sottoposti a controllo in loro disponibilità i Carabinieri hanno trovato piede di porco, grimaldelli, chiavi alterate, forbici e guanti ma anche un coltello traforato con lama da 15 cm ed una pistola originariamente giocatolo modificata in modo da sparare pallini in metallo di cui il terzetto era dotato. Oltre a ciò due bustine con alcuni grami di metanfetamina. Con l’accusa  di ricettazione, porto abusivo di armi e possesso ingiustificato di strumenti atti allo scasso i carabinieri della Stazione di Corso Cairoli hanno denunciato alla Procura reggiana 3 cittadini cinesi di 26,27 e 28 anni, tutti senza fissa dimora, sequestrando loro quanto illecitamente detenuto. I tre sono stati anche segnalati quali assuntori di stupefacenti per il possesso di alcuni grammi di metanfetamina detenuta per uso personale non terapeutico. L’origine dei fatti l’altro pomeriggio quando durante un servizio di pattuglia i Carabinieri in Viale Piave procedevano al controllo dell’autovettura Fiat Panda con a bordo tre uomini di nazionalità cinese. Nel corso dei controlli l’autovettura risultava rubata lo scorso 27 settembre a Padova ai danni di un loro connazionale. Alla luce dei primi riscontri i Carabinieri optavano per approfondire gli accertamenti culminati con il rinvenimento di un coltello di ferro traforato lungo 30 cm di cui 15 di lama, due piedi di porco, una forbice con lame da 9 cm., una mazzo di chiavi alterate, una pistola giocattolo modificata per sparare pallini di ferro, una confezione contenente pallini di ferro, un  seghetto per sbarre in metallo e alcuni grami di metanfetamina tipo ice. Dalla strada alla caserma di Corso Cairoli il passo è stato breve e dove i tre cittadini cinesi venivano denunciati in ordine ai citati riferimenti normativi violati. Fervono le indagini finalizzate ad accertare il motivo della presenza del terzetto nel reggiano.