da-dx-Cavazza-Piccinini-StefaniUna preziosa raccolta di tessuti antichi può sollecitare oggi la creatività artistica. E stimolare un museo a ricercare sempre nuove occasioni di dialogo con la contemporaneità. È questo l’assunto, e la sfida, che i Musei civici di Modena lanciano sabato 11 ottobre in occasione della Giornata del Contemporaneo. Lo fanno proponendo dalle 16 “Racconti paralleli”, serie di iniziative collegate alla collezione tessile ospitata dal Museo civico d’arte di Palazzo dei Musei in largo Sant’Agostino: una delle più importanti raccolte italiane di tessuti storici, frutto dell’attività collezionistica del conte Luigi Alberto Gandini che la donò all’inizio degli anni Ottanta dell’Ottocento. In programma l’inaugurazione di un’installazione dell’artista Marina Gasparini, il lancio di una linea di oggetti di design, un workshop e un volume dedicato al tema della valorizzazione delle collezioni tessili per unire sapere artigianale e ricerca artistica in una nuova prospettiva.

La Giornata del Contemporaneo a Palazzo dei Musei comincia alle 16 nella sala dell’ex Oratorio al piano terra con la presentazione del volume che raccoglie gli atti del convegno internazionale “Antiche trame, nuovi intrecci”, dedicato al tema della valorizzazione delle raccolte tessili, promosso dal Museo civico d’arte con l’Istituto Beni Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna. Al centro, un’attenzione concreta ai metodi di valorizzazione dei tessuti antichi e sui criteri per favorirne la conoscenza da parte del pubblico, con gli interventi dei curatori delle più importanti realtà museali italiane ed estere che hanno presentato la loro esperienza, dando luogo a una riflessione che ha investito molteplici aspetti: dagli allestimenti permanenti alle mostre temporanee, dalla didattica ai progetti per la comunicazione, dalle esperienze di laboratorio all’applicazione delle nuove tecnologie.

Alle 16.30 al Museo civico d’arte al terzo piano, si presenta “Heartbeat” (“batticuore” in italiano), nuova linea di oggetti ispirati a un antico tessuto della raccolta. Disegnati dallo studio di Davide Montanaro, gli oggetti propongono una rilettura  in chiave moderna di un frammento tessile rinascimentale raffigurante un cuore “fiammato”.

Alle 17 si inaugura “Il denaro è un bene comune”, installazione di Marina Gasparini, alla presenza dell’artista e di Marco Pierini, direttore della Galleria Civica di Modena. Al centro dell’intervento una riflessione sulla stretta relazione tra arte tessile ed economia. L’installazione si compone di una serie piante realizzate in filo di cotone restituite nel loro aspetto così come appaiono miniate nei testi illustrati del Medioevo e del Rinascimento. Da ogni specie si estrae un pigmento e di questo colore si tinge il corrispettivo disegno tessile. Le piante sospese dialogano con i frammenti tessili custoditi all’interno delle vetrine.

L’intervento della Gasparini pone il visitatore di fronte a un processo complesso che parte dall’agricoltura, attraversa tutte le fasi della lavorazione della materia, fino alla creazione artistica, al commercio e infine alla salvaguardia, conoscenza, educazione. Economia, quindi, che è sistema di relazioni, mutuo scambio. Il giardino sospeso ricreato dall’artista evoca anche la presenza dominante del regno vegetale nell’iconografia dell’arte tessile.

Si collega alla mostra il workshop per famiglie “We are family”, in programma il 12 e il 19 ottobre dalle 16 alle 18. Condotto da Marina Gasparini, il laboratorio consentirà ai partecipanti di realizzare un disegno tessile floreale utilizzando la tecnica elaborata dall’artista. Per partecipare ci si deve prenotare a Dida, il laboratorio didattico dei Musei, allo 059 2033121 (da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 12.30) oppure via e-mail (laboratorio.didattico.museo@comune.modena.it).

Le iniziative di “Racconti paralleli” sono aperte a tutti e gratuite, come l’ingresso ai Musei civici, dove l’installazione di Marina Gasparini è allestita fino al 6 gennaio 2015. Gli orari di apertura sono da martedì a venerdì dalle 9 alle 12; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.

Per informazioni si può telefonare allo 059 2033101 o 2033125, o consultare il sito internet (www.comune.modena.it/museoarte). Il Museo civico d’arte di Palazzo dei Musei è anche su Facebook (https://www.facebook.com/museoartemodena).

L’INSTALLAZIONE DI MARINA GASPARINI

Fissate alla volta, piante in filo di cotone colorate, ispirate a miniature di Medioevo e Rinascimento, dialogano con i tessuti antichi. Inaugurazione sabato 11 ottobre alle 17

Si intitola “Il denaro è un bene comune” l’installazione dell’artista Marina Gasparini che inaugura sabato 11 ottobre alle 17, nella sala della collezione tessile Gandini del Museo civico d’arte di Modena in occasione della Giornata del Contemporaneo.

Al centro dell’intervento una riflessione sulla relazione tra arte tessile ed economia ispirata dall’epigrafe collocata nella sala del Museo: “Dall’arte della lana e della seta l’Italia ebbe ricchezza lustro e civiltà”.

L’installazione si compone di una serie di piante realizzate in filo di cotone, fissate alla volta della sala, restituite nel loro aspetto come appaiono miniate nei testi illustrati del Medioevo e del Rinascimento. Da ogni specie si estrae un pigmento e di questo colore si tinge il corrispettivo disegno tessile. Le piante sospese dialogano con i frammenti tessili custoditi all’interno delle vetrine.

L’intervento della Gasparini pone il visitatore di fronte a un processo complesso che parte dall’agricoltura, attraversa tutte le fasi della lavorazione della materia, per giungere alla creazione artistica, al commercio, e infine alla salvaguardia, conoscenza, educazione. Economia, quindi, che è sistema di relazioni, mutuo scambio. Il giardino sospeso ricreato dall’artista evoca anche la presenza dominante del regno vegetale nell’iconografia dell’arte tessile.

L’interesse dell’artista converge sui temi della natura, intesa come elemento iconografico e simbolico centrale nella storia della cultura tessile, e del filo, tecnologia e al contempo metafora della relazione tra individui e istituzioni.

Oltre all’installazione, l’opera “Il denaro è un bene comune” propone all’interno delle vetrine una serie di disegni tessili ricamati che riportano passaggi del pensiero economico e filosofico tratti da Bernardo Davanzati, i coniugi Marshall e Vandana Shiva che evidenziano l’intima correlazione tra  natura, ricchezza e bene comune.

Marina Gasparini è nata a Gabicce Mare. Dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Ravenna, ha iniziato l’attività artistica negli anni ‘80 a Bologna. Il suo lavoro si concentra sui luoghi dell’abitare e sul linguaggio come pratica di invenzione e riformulazione della vita quotidiana. A partire da metà degli anni ‘90 ha adottato l’uso della tecnologia nel suo percorso artistico e dal 2000 ha preso parte a progetti on-line e rassegne di net-art. Dal 2001, l’uso di materiali tessili è un elemento costante in tutta la sua produzione e nella realizzazione di workshop in Italia, in Europa e negli Usa.

Numerose le mostre personali e le partecipazioni a mostre collettive in Italia e all’estero tra le quali si ricordano “Spaesaggio” alla galleria D406 di Modena (2011); “Elegia”, Galleria Maria Cilena, Milano (2011); “Contextile”, Portogallo (2012) e “Non di solo pane”, Spazio Oberdan, Milano (2013). Dal 1996 ha insegnato presso le Accademie di Belle Arti di Ravenna, Venezia e Bologna.

Si collega alla mostra il workshop per famiglie “We are family”, in programma il 12 e il 19 ottobre dalle 16 alle 18. Condotto da Marina Gasparini, il laboratorio consentirà ai partecipanti di realizzare un disegno tessile floreale utilizzando la tecnica elaborata dall’artista. Per partecipare ci si deve prenotare a Dida, il laboratorio didattico dei Musei, allo 059 2033121 (da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 12.30) oppure via e-mail (laboratorio.didattico.museo@comune.modena.it).

Le iniziative di “Racconti paralleli” sono aperte a tutti e gratuite, come l’ingresso ai Musei civici, dove l’installazione di Marina Gasparini è allestita fino al 6 gennaio 2015. Gli orari di apertura sono da martedì a venerdì dalle 9 alle 12; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.

IL DESIGN SI ISPIRA AL TESSUTO ANTICO

Un frammento tessile con un cuore “fiammato” ispira la linea di design “Heartbeat” che si presenta ai Musei civici sabato 11 ottobre alle 16.30. Oggetti in vendita al Bookshop

Un cuore rosso fiammato perla e giallo su fondo rosso tessuto in lampasso di seta. Ha un forte impatto iconico il modello di stoffa dei Musei civici scelto dallo studio di design Davide Montanaro di Milano per la creazione di manufatti nuovi e diversi dall’ambito tessile che si presenta a Palazzo dei Musei sabato 11 ottobre alle 16.30. Al motivo dell’antico tessuto della Collezione Gandini è ispirata la linea di design “Heartbeat” (“batticuore” in italiano) che nasce dal concorso “Nutrire l’arte”, promosso da Promotion Expo per la realizzazione di oggetti di design dalla rilettura in chiave moderna di un’opera del passato modernizzata nelle linee e nei materiali. Così, con l’iniziativa “Racconti Paralleli”, il Museo civico di Modena si confronta in modo stimolante con il design contemporaneo mettendo a disposizione dello studio milanese il repertorio decorativo della sua collezione tessile più prestigiosa per l’ispirazione di nuovi prodotti destinati al merchandising museale. Firmata dallo studio Davide Montanaro di Milano e realizzato da IPlex Factory di Recanati, “Heartbeat” offre un’ampia gamma di oggetti, da quelli indossabili a quelli di arredo, realizzati con materiali diversi: cartone, metallo, cristallo acrilico. Alcuni degli oggetti si potranno acquistare al Bookshop al piano terra a Palazzo dei Musei.

Lo studio del frammento tessile, databile tra il XVII e XVIII secolo, non ha portato a oggi risultati certi per datazione e provenienza, né sulla sua destinazione.

Il motivo del cuore infiammato è comunque, sicuramente, un tema di derivazione araldica utilizzato nel passato sia in ambito laico che ecclesiastico. Potrebbe, infatti, appartenere a uno stemma gentilizio o a quello di una corporazione laica; oppure, come più probabile, essere il simbolo di un ordine religioso. In questo caso, con il significato di carità e amore per Dio, potrebbe appartenere ai padri Agostiniani, ai Filippini, ai Saveriani o agli Antoniani, essendo il cuore infiammato non trafitto da frecce, uno dei loro simboli di riferimento. Tra tutti lo stemma agostiniano é quello che più si avvicina al motivo del tessuto modenese per la descrizione libera dei suoi elementi fuori da schemi prestabiliti, come dimostra la somiglianza del “cuore” modenese con quello sorretto da Sant’Agostino in un quadro dipinto da Philippe de Champaigne tra il 1645 e il 1650 conservato al Los Angeles County Museum.

L’identificazione proposta sembra essere credibile perché dal 1600 in avanti questo motivo godrà di una grande fortuna iconografica diventando un punto fermo nel logo dell’ordine; inoltre, la datazione del frammento modenese ricade nello stesso periodo con un’estensione a tutto il XVIII secolo.

“Risulta più facile, invece – commentano gli organizzatori di “Racconti paralleli” – comprendere come questo motivo semplice, fortemente  stilizzato e giocato su tre cromie a contrasto, abbia letteralmente ‘infiammato’ la creatività del designer Davide Montanaro che lo ha scelto preferendolo a tanti altri”.

Gli oggetti si possono acquistare presso il bookshop di Palazzo dei Musei.

VALORIZZARE LE COLLEZIONI TESSILI

Incontro pubblico di presentazione del volume su convegno internazionale “Antiche trame, nuovi intrecci” alle 16 di sabato 11 ottobre al piano terra di Palazzo dei Musei

Sabato 11 ottobre prende il via alle 16 la Giornata del Contemporaneo a Palazzo dei Musei con la presentazione del volume con gli atti del convegno internazionale svoltosi a Modena “Antiche trame, nuovi intrecci. Conoscere e comunicare le collezioni tessili”. L’iniziativa, nell’ambito di “Racconti paralleli”, è aperta a tutti e si svolge nella sala dell’Ex Oratorio al piano terra del Palazzo di largo Sant’Agostino. Interverranno Gianpietro Cavazza, vicesindaco e assessore alla Cultura, Francesca Piccinini, direttrice dei Musei civici di Modena e Laura Carlini, responsabile del Servizio Musei dell’Ibcn (Istituto Beni Artistici Culturali e Naturali dell’Emilia – Romagna).

Il convegno, promosso dai Musei civici di Modena in collaborazione con l’Ibcn e il Dipartimento di Storia delle Arti dell’Università di Pisa ha creato un’importante occasione di confronto sul tema della valorizzazione delle collezioni tessili che ancora stenta a trovare debiti spazi di approfondimento in ambito nazionale.

Curatori delle principali realtà museali italiane ed estere hanno presentato la loro esperienza in materia, dando luogo a una riflessione che ha investito i molteplici aspetti della valorizzazione: dagli allestimenti permanenti alle mostre temporanee, dalla didattica ai progetti per la comunicazione, dalle esperienze di laboratorio all’applicazione delle nuove tecnologie.

Gli atti delle due giornate di studio, oltre ad arricchire di nuovi dati il quadro delle conoscenze, stimolano una concreta attenzione intorno ai metodi di valorizzazione dei tessuti antichi e ai criteri museografici più idonei a favorirne la conoscenza da parte del pubblico.

In occasione dell’incontro di sabato 11 ottobre sarà possibile acquistare il volume al Bookshop di Palazzo dei Musei al prezzo speciale di 15 euro anziché 18

(Immagine, da destra a sinistra: l’assessore alla Cultura Gianpietro Cavazza, la direttrice dei Musei civici Francesca Piccinini e Cristina Stefani del Museo civico d’arte)