convegno-ColdirettiRicambio generazionale, attenzione all’ambiente e sostegno ai veri agricoltori: sono questi gli obiettivi della nuova Politica Agricola Comune (PAC) presentati questa mattina nel corso del convegno “La nuova PAC tra sostenibilità e innovazione. Gli impatti sui territori rurali” organizzato da Coldiretti nella sede del Centro Famiglia di Nazareth a Modena.

Davanti a circa 400 imprenditori, dopo i saluti del Presidente di Coldiretti Modena Francesco Vincenzi e del Direttore Antonio Maria Ciri, sono intervenuti il Direttore del Centro Assistenza Agricola di Coldiretti nazionale, Elsa Bigai, e Angelo Frascarelli, docente di Economia Agraria all’Università degli studi di Perugia.

“La definizione dell’assetto della nuova PAC è stata oggetto di una discussione lunga e impegnativa  – ha detto Vincenzi – che ha visto Coldiretti in prima linea in Italia e in Europa perché venisse riconosciuto il ruolo delle vere imprese agricole e chi di agricoltura ci vive. Non era più accettabile che venissero elargiti ogni anno miliardi di euro a chi con l’agricoltura non ha nulla a che fare: aeroporti, terreni sportivi, servizi immobiliari. Con la nuova programmazione i fondi saranno destinati a sostenere il Made in Italy agroalimentare per creare occupazione e sviluppo sul territorio con attenzione all’ambiente e al territorio. Dopo il via libera del Consiglio dei Ministri alle disposizioni attuative  – ha continuato il Presidente di Coldiretti Modena – si tratta ora di tradurre nella pratica questo risultato. In fase di applicazione occorrerà rimuovere quegli ostacoli che rischiano di complicare la vita delle nostre imprese e limitare l’efficacia delle nuove misure, a partire dal problema di una eccessiva burocrazia. Bisogna lavorare nei territori affinché le risorse dei Piani di Sviluppo Rurale siano destinate a misure efficaci di semplice attuazione per le imprese agricole”.

“La nuova programmazione dei fondi comunitari porterà nelle campagne circa 23 miliardi di euro nel periodo 2015-2020, cui vanno sommati i finanziamenti dello sviluppo rurale, per un totale di 52 miliardi di euro – ha aggiunto il Direttore di Coldiretti Modena, Antonio Maria Ciri. Una cifra importante di cui godranno le imprese ma anche i territori in cui le imprese agricole operano mantenendoli vitali, curati e sicuri per l’intera società.  Non è un caso – ha terminato Ciri – se, secondo Eurobarometro, il 92 per cento degli italiani consideri la Pac un elemento ‘importante per il futuro’, capace di offrire benefici non solo agli agricoltori ma all’intera società”.

Diverse le novità della PAC rispetto alla passata programmazione. La più importante è lo stop ai fondi per i soggetti non agricoli, venuto grazie al pressing della Coldiretti per destinare le risorse alle imprese vere. La nuova Pac elimina, infatti, i pagamenti diretti a favore di aeroporti, servizi ferroviari, impianti idrici, servizi immobiliari, terreni sportivi e aree ricreative permanenti, soggetti che svolgono intermediazione bancaria, finanziaria o commerciale, società, cooperative e mutue assicurazioni, pubblica amministrazione, eccetto gli enti che svolgono attività di formazione o sperimentazione in campo agricolo o che hanno la gestione degli usi civici.

Per favorire il ricambio generazionale nelle campagne verranno stanziati 80 milioni di euro all’anno per l’incremento del 25 per cento degli aiuti diretti per aziende agricole condotte da under 40. Con la nuova Pac arriva anche il Greening. Gli agricoltori che hanno diritto al regime di pagamento di base dovranno rispettare una serie di pratiche agricole che prevedono diversificazione delle colture, mantenimento prati permanenti e aree di interesse ecologico.