Nella notte tra l’11 e il 12 novembre si è spento all’età di 71 anni Mario Mazzoni storica figura del volontariato di protezione civile bolognese.

“Un uomo che ha messo la solidarietà e il volontariato al centro della propria vita, e di cui tutti ricorderanno l’impegno instancabile profuso in occasione delle tante emergenze che hanno colpito la nostra regione e il nostro Paese”.
Con queste parole il sottosegretario alla Presidenza della Regione Emilia-Romagna, Alfredo Bertelli, ricorda la scomparsa di Mario Mazzoni, presidente del Centro servizi regionale del volontariato di Protezione civile e per lunghi anni presidente della Consulta provinciale di Bologna.
“Alla famiglia di Mario Mazzoni – aggiunge Bertelli – desidero esprimere il mio personale cordoglio e quello della Giunta regionale, unito a un sentimento di profonda riconoscenza”.

Mazzoni, che ha prestato la sua opera per trent’anni come volontario prima ambientale e poi di protezione civile, è stato Presidente della Consulta Provinciale del Volontariato di Protezione Civile dal 1993 al 2010; innumerevoli le esperienze e gli interventi di emergenza coordinati in questo periodo a livello provinciale, regionale e nazionale, tra cui si ricordano le alluvioni in provincia di Bologna del 1996, il nubifragio di Zola Predosa del 2002, gli eventi sismici di Umbria e Marche 1997, Molise 2002, L’Aquila 2009 ed Emilia 2012.
“La sua grande passione – sottolinea l’assessore provinciale all’Ambiente e alla Protezione Civile Emanuele Burgin – era però l’attività di antincendio boschivo che fosse spegnimento, avvistamento o la formazione degli operatori volontari. Con la sua guida le volontarie e i volontari di protezione civile bolognese sono cresciuti ed hanno raggiunto una invidiabile capacità operativa riconosciuta da enti e corpi che operano nel sistema provinciale e regionale di protezione civile.
La sua scomparsa lascia un grande vuoto anche tra i colleghi della Provincia che per anni hanno lavorato con lui ed hanno avuto modo di conoscerlo e apprezzarlo non solo per la sua professionalità ma anche per le grandi doti umane.”