area-via-FratelliRosselliDopo l’atto di adozione dello scorso 13 febbraio da parte del precedente Consiglio comunale, nella seduta di oggi, giovedì 13 novembre, torna in Aula, questa volta per l’approvazione definitiva, la variante al Piano operativo comunale (Poc) e al Regolamento edilizio e urbanistico (Rue), con valore ed effetti di Piano particolareggiato di iniziativa privata (Pua), relativo all’Area F di via Fratelli Rosselli e via San Giuliano.

A presentarla, pressoché immutata rispetto all’adozione, è stata l’assessora all’Urbanistica del Comune di Modena Anna Maria Vandelli che ha sottolineato come l’intervento rientri tra le cose programmate e quindi nel cosiddetto “saldo zero” indicato dal sindaco negli indirizzi di governo e che sulla variante non sono pervenute osservazioni, mentre i pareri espressi da Arpa, Asl e Provincia “sono positivi, con alcune prescrizioni da attuare in sede di progettazione esecutiva cui il Comune in parte si adegua e in parte controdeduce argomentando con motivazioni puntuali e circostanziate”.

Sull’area F di via Fratelli Rosselli e via San Giuliano nel 2011 è stato elaborato un accordo perequativo che prevede la trasformazione urbanistica da area ad Attrezzature Generali in area residenziale edificabile privata per il 20 per cento e l’acquisizione gratuita in proprietà da parte dell’Amministrazione del rimanente 80 per cento dei terreni (di cui un 20 per cento destinato a residenza in edilizia convenzionata).

La delibera propone la pianificazione dell’area, di circa 120 mila metri quadrati, individuando le azioni di trasformazione e la contestuale adozione del Piano particolareggiato di iniziativa privata (Pua), che disciplina gli interventi mediante la definizione dettagliata dell’assetto del comparto residenziale.

Nel dettaglio, è prevista una nuova area residenziale con 354 nuove abitazioni sviluppate in 22 fabbricati di massimo di quattro piani oltre al piano terra: la metà degli alloggi previsti (178 abitazioni, pari a 12.375 metri quadrati) in edilizia convenzionata (95 per l’affitto e 83 per la vendita a prezzi calmierati) e 176 alloggi, su 13.200 metri quadrati, in edilizia libera. Il comparto si svilupperà all’interno di quattro direttrici viarie e relativi percorsi ciclo/pedonali, che lo delimitano a nord, est e ovest, mentre a sud il lotto confina con strada San Giuliano. Una ulteriore strada pubblica attraverserà il comparto con direzione nord-sud.

La quota residenziale, sia libera che convenzionata, si sviluppa in forma di corti, che racchiudono oltre 10 mila metri quadrati di verde di vicinato. Sono inoltre previsti altri 27 mila metri quadrati destinati a servizi di interesse collettivo.

È infine prevista la realizzazione di 518 parcheggi tra pertinenziali e pubblici, oltre ai garage delle abitazioni, e attività del settore terziario al piano terra degli edifici posti su via Fratelli Rosselli e sulla dorsale stradale nord del comparto per un totale di 675 metri quadrati.

 

aggiornamento 18.30

IL CONSIGLIO APPROVA LA VARIANTE

A favore Pd, contro M5s, CambiaModena, Per me Modena, Udc, FI e Ncd

Il Consiglio comunale di Modena ha approvato definitivamente la variante al Piano operativo comunale (Poc) e al Regolamento edilizio e urbanistico (Rue), con valore ed effetti di Piano particolareggiato di iniziativa privata (Pua), relativo all’Area F di via Fratelli Rosselli e via San Giuliano.

Nella seduta di oggi, giovedì 13 novembre, dopo l’intervento di diversi consiglieri l’Aula a dato l’ok al documento con il voto favorevole del Pd e contrario del Movimento 5 stelle, CambiaModena, Per me Modena, Udc, FI e Ncd.

 

aggiornamento 14.11.14 – delle 14.18

IL DIBATTITO IN CONSIGLIO

Numerosi i consiglieri intervenuti in Aula prima dell’approvazione della variante

“Il nostro obiettivo è garantire a tutti i cittadini un’opportunità di casa e con questo comparto verrà data l’occasione di accedere ad alloggi in classe A a prezzi accettabili di 1600-1700 euro al metro quadrato per la vendita e 350-400 euro al mese per l’affitto. Questa è politica della casa e non contrasta con l’obiettivo del saldo Zero che ci siamo posti e che non è variato: lo stesso Sblocca Modena si concentra su recupero e riqualificazione”.

Lo ha detto il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli in chiusura del dibattito relativo alla variante al Piano operativo comunale (Poc) e al Regolamento edilizio e urbanistico (Rue), con valore ed effetti di Piano particolareggiato di iniziativa privata (Pua), relativo all’Area F di via Fratelli Rosselli e via San Giuliano. La delibera è stata approvata con il voto favorevole di Pd, controario M5s, CambiaModena, Per me Modena, Udc, FI e Ncd, dopo l’intervento di diversi consiglieri.

Secondo Adriana Querzè di Per me Modena “provvedimenti come quello sulle aree F rischiano di svuotare il Piano strutturale comunale soprattutto nelle finalità di protezione ambientale; sarebbe quindi il caso di invertire la rotta. Quella di via Fratelli Rosselli è un’area già molto costruita e con servizi, almeno quelli scolastici, del tutto insufficienti”.

Per il Movimento 5 stelle Marco Bortolotti ha affermato che “si dà il via al vecchio progetto Sitta. Abbiamo circa 15 mila abitazioni disponibili a Modena, molte sono vecchie e abbandonate. Su queste dobbiamo puntare per riqualificare e ricostruire. È necessario un Psc che dia una visione strategica e garantisca servizi adeguati”. Per Mario Bussetti “in una situazione di bassa crescita demografica come la nostra si potrebbero fare piccoli interventi in zone già urbanizzate, non oltre 300 alloggi in un’area che è carente di servizi con l’effetto di sovraccaricare zone che sono già critiche e di sprecare aree verdi”. Marco Rabboni ha parlato di “comportamento ipocrita dell’Amministrazione modenese, in piena continuità con la precedente: qui cambia la Giunta ma coloro che ci guadagnano sono sempre gli stessi. Siamo esterrefatti di fronte alla profonda incoerenza del Pd con quanto dichiarato in campagna elettorale e negli indirizzi del Governo, in cui si parlava di consumo zero del territorio”.

Per il Pd Simona Arletti ha definito positiva “la scelta di aumentare l’edilizia sociale in questo comparto perché dà una risposta precisa alla domanda delle fasce più deboli della popolazione. Certo l’impatto sarà significativo: chiedo quindi qualche ulteriore soluzione di viabilità, come il prolungamento di via Rosselli verso la tangenziale e la realizzazione di una fermata di Gigetto”. Antonio Carpentieri ha aggiunto che il mercato non è riuscito ad abbassare i prezzi di acquisto e affitto e quindi a dare risposte. Il Comune non può stare a guardare perché soprattutto in tempi di crisi c’è richiesta di alloggi a prezzo agevolato. Si cerca di andare incontro a esigenze abitative reali”. Fabio Poggi ha evidenziato che la delibera dà continuità e concretezza a un provvedimento che viene da lontano. Questa delibera è assolutamente strumentale all’obiettivo e al progetto di dare corpo ad alcune politiche che hanno al centro sostenibilità sociale e ambientale. Inutile richiamare documenti come Modena Futura che non esistono più e non sono mai diventati atti ufficiali”. Il capogruppo Paolo Trande ha ricordato che “il precedente Consiglio comunale ha approvato un documento di indirizzi per il nuovo Psc, da cui si possono capire i nostri intendimenti futuri. La delibera di oggi è un’altra cosa e mira a dare risposta al bisogno di nuove figure, come i precari, che fanno più fatica ad acquistare alloggi e ad accedere ai mutui. Si tratta di un piano abitativo sociale”.

Secondo Adolfo Morandi di FI “le case costano molto anche quando sono in edilizia residenziale pubblica e l’unico vantaggio è di chi costruisce. Occorre utilizzare meno territorio concentrando le abitazioni e andando verso l’alto: le case così costerebbero meno e si potrebbero ottimizzare i servizi. Ma la variante di oggi non va in questa direzione”.

Per Luigia Santoro del Ncd “il fatto che questa area F avesse già avviato il suo percorso precedentemente non è un buon motivo per perseverare nel consumo del suolo. In città ci sono molti alloggi invenduti a dimostrazione del fatto che le scelte fatte finora non vanno bene. Le giovani coppie preferiscono comprare appartamenti usati e svenduti per poi ristrutturarli”.

Nella replica l’assessora Anna Maria Vandelli ha evidenziato che “questo piano non è la soluzione, ma un pezzo di un insieme sistematico di azioni per ricominciare a trattenere a Modena i giovani. Attraverso aree F noi facciamo politica abitativa di carattere sociale (Ers) e credo fermamente che si debba proseguire su questa strada. Il patrimonio edilizio esistente – ha aggiunto – non è nella disponibilità totale dell’Amministrazione e per renderlo appetibile abbiamo bisogno di costruire premialità”.