Spettacolo, tratto dall’omonimo romanzo di Alessandro Gallo (Navarra 2011) vincitore della terza edizione del Concorso Letterario Nazionale “Giri di Parole”, racconta la storia di Gennaro, Franco e Tore, tre adolescenti che desiderano, a tutti i costi e con tutti i mezzi, entrare a far parte di un clan camorristico e baciare le mani al capo del sistema. Non è facile educarsi al crimine, ma i tre ragazzi sono scaltri, svegli, ambiziosi e in poco tempo riescono ad acquistare la fiducia del clan. Droga, sesso, rapine, violenza che produce altra violenza, la loro adolescenza si trasforma in una lotta per la conquista di un marciapiede, una panchina, un posto nel sistema. Un viaggio al sapore di sangue, cenere e piombo. Il quartiere osserva le loro imprese, c’è chi ha paura e chi vuole invece difendersi da queste scimmie o chi invece vuole cambiarli, avvicinandosi a loro con la speranza di portarli su un’altra strada, convincerli a ritornare indietro finchè si è ancora in tempo. La loro vita cambierà grazie all’incontro con Giancarlo, un cronista de Il Mattino, liberamente ispirato alla figura di Giancarlo Siani, ucciso dalla camorra nell’85, cui il libro e lo spettacolo sono dedicati. Lo spettacolo nasce dall’incontro tra l’autore e la compagnia NTS’ e dalla loro esigenza di raccontare la resistenza contro ogni mafia.
Alessandro Gallo
Nato a Napoli nel 1986, si occupa da tempo di editoria e teatro di impegno civile con particolare interesse a progetti di formazione per studenti delle scuole superiori ricevendo la Medaglia d’argento al valor civile Premio Carlo La Catena 2014 di Napoli e il premio Wee Free young 2014 della Comunità di San Patrignano.
Insieme ad altri, ha fondato la casa editrice Caracò e ha preso parte alla nascita del ntS’ Nuovo Teatro Sanità di Napoli occupandosi di progetti per le scuole superiori della Campania e dell’Emilia Romagna come il contenitore di teatro, cinema e letteratura di impegno civile dal titolo “Le nuove resistenze” (sostenuto e promosso da Comune di Casalecchio di Reno/progetto Politicamente Scorretto). Con il romanzo “Scimmie” (Navarra, 2011), ha vinto il premio nazionale di letteratura “Iride, Cava de’ Tirreni” (2012) da cui prende corpo lo spettacolo “di carne”.
E’ ideatore e coordinatore, assieme a Maria Cristina Sarò, del format “Il viaggio legale da Emilia a Romagna” laboratorio di giornalismo e teatro inchiesta per le scuole superiori (Istituto Salvemini / progetto “Il futuro volta le spalle alle mafie”, sostenuto e promosso dal Comune di Casalecchio – vincitore del Primo Premio Festival Teatro Lab “Miglior spettacolo a sfondo sociale” e “menzione speciale” al Premio Cevenini indetto dalla Provincia di Bologna) e del progetto “Rasa, un sinonimo di costruzione” (Liceo Morandi di Finale Emilia, progetto “Regole e Democrazia contro le mafie” promosso dal Consorzio O. Romero – vincitore del bando Coop Estense “La scuola siamo noi”).
Nell’ambito del progetto “I talenti per la legalità democratica. Esercizio di democrazia a scuola” (Sostenuto e promosso da Assessorato all’istruzione della Provincia di Reggio Emilia) ha ideato e condotto, per gli studenti delle scuole superiori di Reggio Emilia, il laboratorio di teatro d’impegno civile “Fuori dal silenzio”.
Per Caracò, nel 2011 ha curato l’antologia “La parola liberata dalle mafie”, nel 2012 la raccolta “Italian Shorts, brevi storie lungo il bel paese”, contribuisce all’antologia “La giusta parte, testimoni e storie dell’antimafia” curata da Mario Gelardi e “La Grammatica di Nisida” vincitore del Premio Napoli Culturale 2013.
Con il suo ultimo romanzo “Non diamoci pace” (Caracò 2013) è nato un progetto itinerante di scrittura e racconto non-fiction sul fenomeno mafioso in Emilia Romagna rivolto alle scuole superiori di Bologna, sostenuto e promosso da Concittadini (Regione Emilia Romagna/Assemblea legislativa).