Sonata-a-KreutzerAnche quest’anno la Sala “Giulia Maramotti” di Albinea ospiterà alcuni spettacoli teatrali di compagnie locali che, come noi, credono all’importanza educativa e civile del teatro. Come lo scorso anno, sceglieremo spettacoli adatti ad un pubblico di diverse età e pieni di contenuti sociali, spirituali … ma soprattutto umani. Per iniziare questa “Piccola Stagione”, abbiamo pensato di proporre un’iniziativa culturale in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne (25 novembre 2014).

Ci è sembrato un modo per parlare attraverso il teatro di un argomento così drammaticamente attuale ma troppo spesso sottovalutato se non addirittura dimenticato. Per questo, il primo spettacolo in programma sabato 22 Novembre (ore 20.45  Sala “Giulia Maramotti” Via Don Sturzo, 2 – Albinea) sarà LA SONATA A KREUTZER. Una storia di violenza, recital tratto dal romanzo di Lev Tolstoj con Paolo Pacchierotti – voce recitante. Regia di Daniele Bergonzi. Musiche di Stefano D’Arcangelo. Ingresso: 5 euro.

Per l’occasione sarà allestita la mostra “A testa alta. Un viaggio nei centri antiviolenza in Kosovo”, organizzata da RTM e dall’Associazione “Nondasola”, finanziata da Regione Emilia Romagna, con il sostegno del Comune di Reggio Emilia – Assessorato alla Sicurezza, Cultura della legalità e Città storica – delega alle pari opportunità, la mostra ha come obiettivo sensibilizzare la città al tema e sostenere il progetto REVIVE – Reintegration of Victims of domestic Violence. La mostra è già stata inaugurata ed esposta presso la Bottega Ravinala.

Le fotografie raccontano i centri antiviolenza per quello che sono: luoghi di storie di donne. Donne che si incontrano, che si guardano, che si ascoltano, che progettano, che arrivano, che partono. Donne in relazione. Donne insieme sull’una e sull’altra sponda dell’Adriatico. Immagini in risonanza al di qua e al di là del mare. Con questa mostra entriamo in punta di piedi nei centri antiviolenza di un paese la cui storia e il cui futuro sono molto più legati a noi di quanto possiamo credere. Gli scatti di questa mostra, ripercorrono il viaggio compiuto dal fotografo Lorenzo Franzi in sei centri antiviolenza del Kosovo nel Luglio 2014. L’approccio dell’artista non è distaccato né asettico, il soggetto non è mai un bambolotto senz’anima, espressione di un certo tipo di società, anonima. Le sue sono pose cercate, con una certa pretesa, in cui le donne raccontano se stesse nel “qui e ora”.

(Unità Pastorale di Albinea-Borzano-Montericco)