Location d’eccellenza, il Museo Enzo Ferrari, per l’incontro di FITA CNA dal titolo “Guida e alimentazione: l’efficienza nel trasporto e la sicurezza passano dalla tavola”, un’idea di Chiara Piazzi (vice presidente FITA CNA Modena) e alla cui realizzazione hanno contribuito Iveco, Evicarri, Amne, Unitrans, Bruzzi e Cir. Obiettivo della serata, quello di riuscire a sottolineare l’importanza del rapporto tra committenza e vettori, mettendo in evidenza i valori dell’efficienza e della sicurezza nel trasporto.

Ad altyernarsi al microfono, esperti di alimentazione e sicurezza, per sottolineare l’importanza che questi aspetti, spesso sottovalutati, rivestono nella vita quotidiana di un autotrasportatore. “Per un autotrasportatore – ha sottolineato Maddalena Grimaudo, biologa nutrizionista – che passa la maggior parte del suo tempo su strada, sarebbe utile perfezionare anche solo alcune sue abitudini alimentari, come bere più acqua o suddividere le razioni alimentari, facendo i classici spuntini. Può essere utile cambiare anche poco alla volta, ma far diventare questi cambiamenti una vera e propria abitudine alimentare, per riuscire ad ottenere già da subito dei benefici sul proprio stile di vita e quindi sulla propria guida”. Strettamente collegato all’importanza del comportamento alimentare di ogni autista, è il discorso sulla sicurezza stradale relativo alle assunzioni di sostanze alcoliche o stupefacenti, introdotto da Massimo Minesso, vicecomandante della Polizia Stradale di Modena. “Gli incidenti stradali sono tra le prime cause di decesso in Italia. Uno dei problemi più diffusi tra i conducenti di mezzi pesanti è il mancato rispetto delle pause e del limite di ore di guida, per loro volontà o perché costretti a farlo per rispettare tempi di consegna strettissimi. Per riuscire a fare questo, spesso abusano di sostanze per mantenere uno stato di veglia più lungo”. Sempre incentrato sul tema della sicurezza, l’intervento di Franco Zorzetto, manager marketing di Iveco. “Il 90% dei casi d’incidente stradale ricade sul fattore umano, il restante 10% è diviso tra stato del veicolo e situazione riguardante l’ambiente circostante. Per quanto riguarda lo stato del veicolo, il fattore determinante per il verificarsi d’incidenti è l’anzianità del mezzo e la mancanza di sistemi di sicurezza aggiornati”. Cinzia Franchini, Presidente Nazionale FITA CNA, ha concluso evidenziando come il mondo del trasporto merci stia attraversando uno dei momenti più critici della sua storia, a causa dell’attuale crisi economica e della concorrenza dei vettori di altre nazioni. “Siamo grati al lavoro della Polizia Stradale e ai loro controlli – ha detto Franchini – perché svolgono un ruolo fondamentale per far garantire un autotrasporto sicuro e che rispetti determinati standard di sicurezza. Come FITA CNA, stiamo lavorando anche sul problema delle infiltrazioni mafiose, difficoltà che purtroppo riscontriamo anche nel nostro territorio”. Ritorna poi sul concetto fondamentale del rapporto committente e vettore e della responsabilità che tutti questi attori hanno sulla crescita del nostro territorio e del made in Italy. “Vorrei sottolineare che ci sono anche sfide importanti alla porta per questo settore: pensiamo, sul nostro territorio, allo scalo merci di Marzaglia. Per non perdere queste opportunità è importante imparare a collaborare tra di noi e fare rete”.