ConsiglioMetropolitanoBoIl nuovo Statuto della Città metropolitana di Bologna è stato adottato ieri dal Consiglio metropolitano con il voto favorevole di 13 consiglieri, unico voto contrario quello di Michela Mazza (Rete Civica) mentre i consiglieri Tomassini e Michele Facci (Uniti per l’alternativa) e Claudio Frati (Movimento 5 stelle) si sono astenuti. Il testo approvato è frutto della valutazione delle oltre 500 proposte, osservazioni e suggerimenti giunti da cittadini e stakeholder attraverso la consultazione pubblica svoltasi tra il 20 e il 30 novembre.

Il Consiglio metropolitano nel corso di tre sedute ha valutato complessivamente le numerose proposte e votato i singoli articoli emendati, arrivando ad elaborare ed adottare lo Statuto che concluderà il suo iter entro il 31 dicembre dopo la discussione e l’approvazione in Conferenza dei sindaci.

Su un totale di 45 articoli (41 nella bozza iniziale) sono una trentina quelli che hanno subito modifiche e recepito gli spunti emersi dalla consultazione pubblica.

Il testo definitivo dello Statuto e tutte le osservazioni giunte nella consultazione saranno pubblicate sul portale della Provincia dalla settimana prossima.
“Dalle elezioni del 28 settembre ad oggi – dichiara il sindaco metropolitano Virginio Merola – il Consiglio metropolitano ha svolto un importante lavoro di dialogo con il territorio producendo uno Statuto ricco ed innovativo. Un atto che stabilisce principi e norme fondamentali dell’Ente, disciplinando organi e funzioni. La settimana prossima ci sarà il definitivo passaggio con tutti i sindaci e poi dal 1° gennaio si parte con il nuovo Ente, sperando che a Roma nel frattempo si riesca a trovare un equilibrio, come stiamo chiedendo da tempo, che distingua – per quel che riguarda le risorse – le Province dalle Città metropolitane: gli enti che verranno aboliti dalla Costituzione da quelli che invece rappresenteranno un elemento importante per lo sviluppo del Paese”.