gasolioSono stati sorpresi dai Carabinieri mentre erano intenti a “succhiare” il carburante dai serbatoi dei mezzi di movimentazione terra parcheggiati nell’area recintata di proprietà dell’ANAS. In manette sono finiti 3il 22enne S.D., il 30enne N.P. e il 26enne D.S., tutti cittadini serbi in Italia senza fissa dimora, ristretti al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana. I tre sono stati colti in flagrante da una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia mentre, armati di tubi e strumenti per forzare i serbatoi, stavano riempiendo una tanica da 20 litri. Negli ultimi mesi sono stati numerosi i casi di furto di carburante, un’inflazione di episodi così alta da indurre i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia a sospettare che dietro alle ruberie vi sia un vero e proprio sistema di racket, diffuso a livello provinciale.  Tornando all’ultimo episodio, il colpo si è verificato ieri pomeriggio, quando, nel corso di un servizio di controllo del territorio, un equipaggio del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia transitando lungo la tangenziale denominata in quel tratto Viale Martiri di Piazza Tien An Men notavano davanti al cancello, regolarmente chiuso, dell’area allestita dall’ANAS un’autovettura Fiat Bravo rossa con il motore acceso e quindi pronta a partire con all’esterno un giovane che si guardava attorno in maniera circospetta. I militari raggiungevano il giovane, identificato nel sunnominato D.S., accertando che lo stesso stava facendo il “palo” ai due suoi connazionali che scavalcata la recinzione era o intenti a rubare carburante da un escavatore parcheggiato all’interno dell’area. I due, che non si sono accorti della presenza dei carabinieri, venivano subito raggiunti dai militari che li bloccavano. Gli operanti potevano quindi accertare che gli stessi, identificati nei sunnominati S.D. e N.P. avevano riempito una tanica da 20 litri di gasolio “succhiati” grazie a un tubo di gomma in loro possesso dal serbatoio di un escavatore che avevano forzato, di proprietà di un’azienda di Parma. Alla luce della flagranza del reato di furto aggravato, i 3 cittadini serbi venivano tratti in arresto. Questa mattina compariranno davanti al tribunale di Reggio Emilia per rispondere dell’accusa loro contestata.