col-ZitoIl bilancio di un anno di lavoro dell’Arma reggiana tracciato dal Comandante Provinciale Colonnello Paolo ZITO in occasione del consueto incontro di fine anno con gli organi di informazione. I servizi di controllo del territorio registrano un +15% rispetto al 2013. Al 112 sono pervenute oltre 250.000 telefonate con una media di 700 chiamate al giorno. 1.800 gli interventi per liti in famiglia e tra vicini (una media di 5 al giorno).

Un anno, quello che si appresta a terminare, in cui si continua a registrare il significativo impegno dell’Arma contro la criminalità organizzata che già era iniziato alla fine del 2013 con il sequestro di beni per oltre 3.000.000 di euro al clan GRANDE ARACRI, come dimostrano:

·      l’operazione Zarina conclusa il 9.4.2014 contro la ’ndrangheta condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Reggio Emilia che, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna, hanno dato esecuzione alle ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Bologna nei confronti di 13 persone ritenute affiliate alle cosche Arena e Nicosia di Isola Capo Rizzuto (KR) e accusate di aver intestato e svolto il ruolo a prestanome, in modo illecito e fittizio, al fine di occultare società, beni mobili e immobili, e di aver reinvestito capitali di illecita provenienza. L’attività ha portato al sequestro di beni per circa 13 milioni di euro.

·       il supporto dato dai Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia al personale della Direzione Investigative antimafia di Firenze nel sequestro di fabbricati, terreni, capannoni, auto, mezzi di lavoro, conti correnti e partecipazioni societarie per un ammontare di cinque milioni di euro appartamenti a quattro fratelli, imprenditori edili originari di Cutro (Crotone) da decenni residenti nel reggiano, considerati affiliati alla cosca della ‘ndrangheta Grande Aracri, particolarmente attiva nelle estorsioni e usura ai danni di imprenditori che operano in vari settori dell’economia reggiana ed emiliana.

·       i numerosi provvedimenti interdittivi antimafia emessi dal Prefetto di Reggio Emilia supportati anche dall’importante contributo informativo reso dai Carabinieri del Nucleo informativo del Comando Provinciale di Reggio Emilia.

 

Un 2014 che ha evidenziato una forte litigiosità tra vicini e soprattutto in famiglia come dimostrano le 1.800 richieste d’intervento fatte al 112 dei carabinieri per cosiddetti privati dissidi (un media di 5 al giorno)  il 90% dei quali ha riguardato liti in famiglia.

Un fenomeno in crescita quello delle liti tra le mura domestiche che nel corso del 2014 ha visto i Carabinieri operare numerosi arresti e denunce. Nel dettaglio:

nr. 29 persone arrestate per atti persecutori cd stalking;

nr. 202 persone denunciate per lesioni personali;

nr. 55 persone denunciate per percosse;

nr. 524 persone denunciate per minacce;

nr. 239 persone denunciate per ingiurie.

 

Insomma, il 2014 e’ stato un anno di intenso lavoro per i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia il cui impegno comunque ha riguardato molteplici attività istituzionali e si e’ concretizzato attraverso i seguenti servizi preventivi che nel complesso registrano un + 15% di attività prestate per il controllo del territorio rispetto allo scorso 2013:

·      nr. 20.621 servizi di perlustrazione che hanno visto l’impiego di 41.791 Carabinieri;

·      nr.4.006 servizi di pattuglia a piedi con l’impiego di 8.038 Carabinieri;

·      nr. 611 servizi di Ordine Pubblico con l’impiego di 2.840 Carabinieri;

·      nr. 391 servizi espletati dal Carabinieri di Quartiere nel capoluogo di Reggio Emilia per un totale di 2.052 ore di servizio.

Servizi preventivi che hanno portato all’identificazione di 145.518 persone e il controllo di 111.752 automezzi e che in fase repressiva hanno prodotto:

·      nr. 411 persone tratte in arresto per vari delitti;

·      nr. 3.392 persone denunciate in stato di libertà per vari delitti;

·      nr. 2.757 reati scoperti con l’identificazione dei responsabili (tra cui un omicidio, un tentato omicidi, 37 rapine, 371 furti, 260 truffe e frodi informatiche, 114 reati di spaccio di stupefacenti, 11 estorsioni, 14 violenze sessuali, 9 reati di sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile);

·      sequestro preventivo anticipato di beni per 5.000.000 di euro emesso nei confronti dei quattro fratelli originari di Cutro (Crotone) da decenni residenti nel reggiano, considerati affiliati alla potente cosca della ‘ndrangheta Grande Aracri, particolarmente attiva nelle estorsioni ai danni di imprenditori che operano in vari settori dell’economia reggiana ed emiliana.

Il 112 dei Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia nel periodo ha ricevuto 256.924 chiamate con una media di 704 telefonate al giorno.

Forte anche l’azione di contrasto al commercio abusivo ed alla contraffazione dei marchi industriali se si considerano le diverse denunce operate che hanno portato, durante l’anno, al sequestro di migliaia di pezzi di merce contraffatta tra CD musicali, DVD, cd per Play Station, occhiali, orologi, generatori elettrici di corrente, borsette e capi d’abbigliamento di prestigiose griffe.

Oltre all’attività preventiva e repressiva i Carabinieri del Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Emilia sono stati impegnati anche in numerose attività di soccorso come dimostrano gli oltre 200 interventi per soccorso che hanno visto l’impiego di 450 militari, molti dei quali risolutivi per salvare vite umane.

 

Intensa anche l’attività finalizzata a garantire anche la sicurezza alla circolazione stradale, che nel corso del 2014 ha visto i Carabinieri reggiani procedere ai rilievi di complessivi 544 incidenti, e conseguire i seguenti risultati:

·      nr. 158 persone denunciate all’A.G. (in prevalenza per guida sotto in stato d’ebbrezza e sotto l’influenza di stupefacenti);

·      nr. 4.141 infrazioni al codice della strada rilevate;

·      nr. 282 carte di circolazione ritirate per veicoli posti in circolazione senza la prescritta revisione;

·      nr. 289 patenti ritirate (in prevalenza per guida in stato d’ebbrezza);

·      nr. 275 veicoli sequestrati o sottoposti fermo amministrativo.

 

Forte anche l’impegno rivolto a contrastare il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti come dimostrano i dati di seguito riportati:

operazioni-antidroga

Tra le principali operazioni antidroga si annovera quella del 28 aprile 2014 quando i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Reggio Emilia, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, hanno arrestato un cinese e due vietnamiti. I tre venivano trovati in possesso di 951 grammi di metanfetamine in cristalli del valore di 400.000 euro che occultavano in un armadio di una camera d’albergo della zona stazione della città. Da registrare che, in prima battuta, le analisi sullo stupefacente sequestrato, immediatamente eseguite dai RIS Carabinieri di Parma attesa l’eccezionalità del sequestro, ne hanno rivelato un grado di purezza pari al 90%.

 

Si riportano, infine, qui di seguito in sintesi ed in ordine cronologico alcuni dei principali fatti delittuosi del 2014 che hanno visto l’intervento risolutivo dei comandi dell’Arma della provincia reggiana:

·           27 febbraio 2014: i Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Reggio Emilia, congiuntamente ai colleghi della Tenenza di Scandiano, hanno arrestato un commerciante 26enne casertano (il complice identificato veniva successivamente colpito da altra misura cautelare) residente a Scandiano, ritenuto responsabile dell’incendio ad un negozio alimentari gestito da un corregionale sempre a Scandiano, motivato dall’intento di interdire attività commerciale concorrente;

·           11 marzo 2014: i Carabinieri della Stazione di Reggio Emilia Santa Croce, che hanno portato a termine l’operazione “Total Bluff”[1], hanno deferito alla A.G. 12 persone, in prevalenza calabresi (tra cui un parente diretto di GRANDE ARACRI N., capo indiscusso dell’omonima consorteria ‘ndranghetista operante a Cutro e con propaggini nel reggiano) che, clonando i riferimenti fiscali di ditte realmente esistenti sul territorio nazionale, effettuavano acquisti di ingenti partite di merci di varia natura addebitando i costi (stimati in oltre 1.000.000 di euro) alle ditte clonate, merci che poi rivendevano sotto costo a terze ditte compiacenti;

·           5 aprile 2014: a conclusione di attività d’indagine tesa a contrastare il fenomeno dello sfruttamento della prostituzione, i militari della Stazione di Sant’Ilario d’Enza (RE), arrestavano 7 cittadini albanesi, responsabili di favoreggiamento della prostituzione e rapina impropria;

·           13 giugno 2014: I militari del Nucleo Investigativo, unitamente a quelli della locale Guardia di Finanza, a parziale conclusione dell’attività d’indagine “OCTOPUS”, iniziata nel gennaio del 2012, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia, hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti  di dodici persone, quattro delle quali reggiane, nonché alla denuncia a piede libero di altre quarantuno tra Reggio e altre province. Nell’indagine i magistrati e forze dell’ordine, hanno scoperto l’esistenza di una presunta associazione per delinquere che architettava frodi fiscali, riciclava denaro di provenienza illecita e truffava lo Stato con un articolato e vorticoso giro di società e false fatturazioni per operazioni inesistenti per almeno 33 milioni di euro. Le indagini sono state  supportate da attività tecniche consistenti in intercettazioni ambientali, telefoniche e informatiche. Tra gli arrestati figura M.G., 48 anni, uno dei volti storici dell’informazione sportiva di una tv locale reggiana, O.C., A.S., di origini cutresi, già in carcere a Parma per estorsione e usura e M.S., titolare di una nota azienda gastronomica reggiana.

·           16 giugno 2014: I militari del Nucleo Investigativo, a parziale conclusione dell’attività d’indagine “Nottingham”, iniziata nel marzo 2014, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia, davano corso all’esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misure cautelari nei confronti di 2 dipendenti (tra cui un dirigente) ed un’ex dipendente dell’Agenzia delle Entrate del Tribunale di Reggio Emilia, coinvolti, unitamente ad altri due fiancheggiatori, tra cui un’imprenditrice ed un architetto peraltro candidato Sindaco di un comune reggiano nelle ultime elezioni amministrative. Nel contesto sono state eseguite varie perquisizioni sia agli Uffici delle Agenzie delle Entrate, che presso le abitazioni degli indagati, dove sono stati sequestrati computer e copiosa documentazione, ora al vaglio degli inquirenti. I cinque sono indagati a vario titolo per i reati di accesso abusivo al sistema informatico o telematico della locale agenzia delle entrate, induzione indebita a dare o promettere utilità, nonché rivelazione e utilizzazione di atti d’ufficio ai danni di privati cittadini, sottoposti a verifiche fiscali da parte della locale agenzia delle entrate.

·           18 agosto 2014: I militari della Compagnia di Castelnovo Monti a 3 ore dall’efferato omicidio di un 32enne reggiano, il cui corpo dopo l’omicidio è stato dato alle fiamme, hanno arrestato il responsabile identificato in un 28enne cittadino marocchino, amico e collega di lavoro della vittima, che avrebbe agito per motivi di gelosia essendosi invaghito del moglie del defunto.

·           18 ottobre 2014: I Carabinieri della Stazione di Rubiera hanno arrestato i componenti della cosiddetta banda del nichel che da alcuni mesi depredava la Rubiera Special Steel (Ex Acciaierie di Rubiera) con furti ingenti di materiali ferrosi nobili per ferroleghe, specificatamente nichel, nell’ordine di svariate tonnellate. Le indagini hanno portato i carabinieri sulle tracce della banda, che la notte del 18 ottobre è stata intercettata durante un furto. Oltre all’arresto dei responsabili i carabinieri hanno sequestrato guanti, torce, una bomboletta di spray urticante e una pistola a salve modificata per esplodere proiettili in piombo. L’attività ha portato anche al sequestro di una Y10 rubata nel modenese e di tre furgoni rubati in uso al commando per caricarvi il nichel.

·           4 novembre 2014: I militari della Stazione di Sant’Ilario d’Enza durante un servizio di controllo del territorio hanno proceduto all’arresto di due napoletani trovati in possesso di oltre 3mila banconote da 20 euro contraffatti.

·           4 dicembre 2014: I Carabinieri della Compagnia di Reggio Emilia, unitamente a quelli della Compagnia Carabinieri di Parma, a conclusione dell’attività d’indagine convenzionalmente denominata “STRONGBOX”, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia, hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 11 persone dimoranti prevalentemente a Reggio Emilia e provincia. Nell’indagine i Carabinieri hanno scoperto l’esistenza di un’organizzazione con base a Reggio Emilia specializzata in furti in abitazioni, negozi e centri commerciali, dove depredava oro e denaro contante contenuto nelle casseforti, che aprivano servendosi di flessibili, che colpiva in almeno cinque province a cavallo tra Emilia e Lombardia, e in un caso anche in Toscana.

·           12.12.2014: i Carabinieri della Stazione di Montecchio Emilia, a conclusione delle relative indagini, hanno denunciato alla Procura dei Minori 11 studenti tra i 14 e i 17 anni, chiamati a vario titolo a rispondere dei reati di concorso in accensioni ed esplosioni pericolose e concorso in danneggiamento aggravato. Secondo quanto ricostruito dai militari gli indagati in più occasioni avevano danneggiato per goliardia gli arredi scolastici, per lo più banchi e sedie, svitandoli, piegando le strutture in metallo, lanciando uno contro l’altro o rovesciandoli violentemente a terra. I cambi d’ora tra un professore e l’altro erano l’occasione per far esplodere grossi petardi in classe. Nel corso delle perquisizioni domiciliari. I carabinieri hanno compiuto perquisizioni domiciliari a casa dei ragazzi, rinvenendo  un video sui telefonini, trasmesso tramite l’applicazione whatsapp, nel quale venivano filmati i danneggiamenti compiuti dagli studenti.

·           20.12.2014:  i Carabinieri della Compagnia di Castelnovo Monti con l’ausilio dei militari in forza alla Stazione di Vezzano sul Crostolo davano corso all’operazione antidroga “ODISSEA” concernente l’esecuzione di 8 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone dedite allo spaccio di cocaina. L’attività investigativa ha ricostruito circa 6 anni di spaccio documentando circa 3.000 cessioni di stupefacenti.

[1] Associazione a delinquere finalizzata all’uso di atto falso, sostituzione di persona giuridica, truffa aggravata e continuata, reimpiego di denaro o beni di provenienza illecita in attività lecite.