Motti-2014-okEmergenza antibiotici in Europa e non solo.

Anzi, per l’esattezza, emergenza batteri che resistono agli antibiotici e che causano ben 25mila decessi all’anno all’interno dell’Unione Europea, in Islanda e in Norvegia.

La colpa è nostra e dell’uso sconsiderato che facciamo degli antibiotici. Spesso per una banale rinofaringite (cioè mal di gola con febbre e raffreddore) ci esasperiamo e ricorriamo all’antibiotico, quello a spettro generale, che va bene per tutto e che il farmacista compiacente ci vende anche senza ricetta.

Non abbiamo la minima pazienza di aspettare più dei canonici tre giorni: al quarto giorno di febbre ci precipitiamo in farmacia. Il fatto è che spesso non  chiamiamo neanche il medico, il buon vecchio medico di famiglia che, tanto, sappiamo benissimo ci prescriverà il famoso antibiotico che ormai prendiamo da una vita. E’ proprio questo  il problema, è una vita ormai che prendiamo gli antibiotici in maniera indiscriminata e questo ha causato un diffondersi di batteri che resistono agli antimicrobici (altro nome degli antibiotici), ponendo molte vite in pericolo. Eh sì, perché se non si cura con l’antibiotico, la questione diventa preoccupante.

E’ per questo che il Parlamento europeo ha approvato a larghissima maggioranza una risoluzione che chiede urgentemente nuove linee guida che regolini l’uso degli agenti chimici, cioè sempre degli antibiotici. I deputati sono preoccupati di preservare l’efficacia degli antimicrobici esistenti facendone un uso responsabile, ma sono consci che questo richiede un cambiamento di mentalità. Sarebbero quindi necessarie una migliore formazione per medici, farmacisti, veterinari e agricoltori e informazioni più comprensibili per il pubblico sul danno dovuto all’utilizzo improprio degli antibiotici.

E stiamo parlando anche del mondo animale: anche i veterinari devono fare attenzione a non somministrare l’antibiotico a destra e a manca e si dovrà distinguere il diritto a prescriverli da quello di commerciarli, per evitare qualsiasi incentivo economico alla vendita.

«Lo scopo di questa risoluzione è sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo gli enormi rischi che la salute umana sta correndo con l’uso indiscriminato degli antibiotici, che devono essere utilizzati per combattere solo determinate patologie diagnosticate da un medico e non possono essere usati come automedicazione ogni volta che stiamo a letto con la febbre per una settimana. L’antibiotico non deve servire per far passare in fretta la febbre, altrimenti poi non sarà più in grado di contrastare infezioni ben più serie», spiega l’onorevole Tiziano Motti, eurodeputato della settima legislatura e presidente di Europa dei Diritti. «Speriamo che il messaggio sia passato forte e chiaro, insieme a quello della necessità di stimolare la ricerca a livello internazionale», conclude l’onorevole Motti.