enel_neve“I call center, e in modo particolare quello di Enel, non hanno funzionato ne’ verso i cittadini/utenti/consumatori, ne’ con noi amministratori che ci siamo trovati nelle condizioni di fare da ufficio reclami senza avere adeguate informazioni per rispondere”. Stefano Mazzetti, Daniele Ruscigno e Stefano Fiorini, rispettivamente sindaci di Sasso Marconi, Valsamoggia e Zola Predosa, nel bolognese, danno voce alla rabbia dei loro cittadini rimasti al buio, alcuni dalla notte tra giovedi’ e ieri mattina, per effetto delle abbondanti nevicate.
I sindaci, che da oltre 24 ore si trovano a gestire l’interruzione dei servizi elettrici (e poi anche idrici) nell’area bolognese, “esprimono tutto lo sconforto e la rabbia dei momenti di difficolta’, per non essere stati adeguatamente supportati dai gestori dei servizi per quanto riguarda lo stato degli interventi”.

“Non sapere quanto durera’ un intervento, quante zone coinvolge e – quindi – quante persone sono interessate, ci impedisce di strutturare interventi sensati” spiegano.
Sottolineano i tre sindaci che “in mancanza di risorse e con il preciso obiettivo di evitare inutili allarmismi, non e’ possibile pensare di approntare ogni volta campi di accoglienza per l’intera popolazione e sarebbe quindi sensato e sufficiente avere un normale scambio di informazioni con chi si sta occupando di gestire gli interventi sugli impianti. Si tratta di un danno per i cittadini rimasti al freddo, al buio e all’asciutto; ma si tratta di un danno anche per la credibilita’ di noi amministratori, affaticati nella gestione di un’emergenza senza le risorse economiche necessarie e senza un canale di comunicazione efficiente con i gestori dei servizi”.
“Faremo fronte anche a questa emergenza – concludono – ma stavolta non ci prendiamo le responsabilita’ di altri e sara’ nostra cura far emergere in modo chiaro negligenze, inadempienze e incompetenze”.

Si unisce alla protesta dei suoi colleghi sindaci del Bolognese per il blackout, ma Massimo Bosso, sindaco di Casalecchio di Reno, avanza anche la sua di protesta. “Noi – spiega – ci siamo trovati ad affrontare con le sole forze della nostra Protezione Civile locale l’emergenza delle ripetute chiusure dell’Autostrada A1 Bologna-Firenze che ha immesso sulla viabilita’ comunale, gia’ messa a dura a prova dall’abbondante nevicata, oltre 300 tir stoccati nella zona dell’Unipol Arena”.