violenza_donne_5Nel pomeriggio di ieri le Volanti della Questura di Reggio Emilia sono intervenute presso l’abitazione di una quarantenne tunisina con cittadinanza italiana che lamentava l’ennesimo episodio di violenza da parte del marito, un cinquantenne anch’egli cittadino italiano di origini tunisine.

Sul posto gli Agenti, attraverso le parole della donna, ricostruivano un contesto di ordinaria e quotidiana sopraffazione ed umiliazione di cui la donna era vittima da oltre un anno, spesso alla presenza  dei tre figli minori. Violenza psicologica che, in alcune circostanze si è tramutata in violenza fisica: L’uomo infatti per più volte aveva picchiato ed in alcuni episodi erano intervenute non solo le Forze dell’Ordine, ma anche personale sanitario (solo lo scorso 26 gennaio la donna, dopo essere stata brutalmente picchiata, veniva dimessa dal pronto soccorso con una prognosi di 28 giorni per la frattura di due vertebre).

L’ultimo episodio ieri pomeriggio: mentre la donna era sotto la doccia, il marito le ha chiuso l’acqua calda, spiegando che essendo lui a pagare le utenze era lui l’unico a dover decidere quando utilizzare il servizio. Da qui ne è nata l’ennesima discussione, alla presenza di uno dei figli minori, e l’uomo ha iniziato ad urlare contro la donna pesanti frasi ingiuriose ed offensive, adottando gestualità e comportamenti oltremodo umilianti.

A quel punto la donna, prima che si giungesse all’ennesimo epilogo violento, decideva di far intervenire la Polizia che, sulla scorta dei vari episodi precedenti registrati in banca dati e della testimonianza di terze persone che comprovavano le continue vessazioni ricevute dalla vittima, traevano in arresto l’uomo per maltrattamenti in famiglia aggravati.