Francesca-MazzaVenerdì  27 febbraio, alle ore 21.00 al Teatro Temple di via largo Bezzi, 4 a Sassuolo (ingresso con tessera),  andrà in scena lo spettacolo teatrale “Emily Dickenson. Sarei più sola senza la solitudine” da Emily Dickenson, di e con Francesca Mazza.

Vissuta nel diciannovesimo secolo, Emily Dickinson ha condotto la sua battaglia esistenziale nella solitudine. La scelta dell’isolamento ha contribuito in modo determinante alla sua straordinaria produzione poetica. Una solitudine desiderata e combattuta, sofferta e ricercata, condizione unica per l’approfondimento di sé e portatrice di straordinaria fecondità creativa.

Racconto, per frammenti, la  vita e la poesia di Emily Dickinson nel desiderio di testimoniare l’unicità della sua passione e della sua sensibilità. Non percorro il cammino dello storico o del critico letterario, da attrice cerco di far risuonare l’eco della sua voce lontana.

 

Fu una lettera di Micòl, arrivata qualche giorno dopo, a persuadermi a ritornare…Micòl esordiva con lo scusarsi: era partita all’improvviso…la lettera tirava avanti per altre due pagine e mezzo…accennando a Venezia che, d’inverno, faceva “semplicemente piangere”, e chiudeva a sorpresa con la traduzione in versi di una poesia di Emily Dickinson… seguiva un post scriptum, che diceva testualmente: “ alas poor Emily. Ecco il genere di compensi su cui è costretto a puntare l’abbietto zitellaggio!”… rispondendo… stupenda la poesia della Dickinson, scrissi,ma ottima anche la traduzione che lei ne aveva fatto.

da ‘Il giardino dei Finzi-Contini’ di G. Bassani