rifiutologoDa oggi non ci sono più scuse per non contribuire in modo corretto alla raccolta differenziata: con l’app del Rifiutologo di Hera (che ha totalizzato ormai quasi 54 mila download) si possono “leggere” i codici a barre di 400 mila prodotti e sapere subito dove buttarli. L’aggiornamento è stato lanciato in questi giorni e prevede anche l’estensione del servizio di foto segnalazione di rifiuti abbandonati, già attivo a Modena da alcuni anni, a tutti i comuni del territorio gestito da Hera con più di 30 mila abitanti (tra cui Rimini, Ravenna, Ferrara e Forlì e, nel modenese, Sassuolo, Formigine e Castelfranco Emilia). Il Rifiutologo, dunque, diviene sempre più uno strumento per “smart city”, a disposizione di ben 1,7 milioni di cittadini.

La prima app che legge i codici a barre (e dice come riciclare)

Grazie alla nuova versione, il Rifiutologo di Hera diventa la prima app per smartphone e tablet in Italia capace di riconoscere i principali prodotti della grande distribuzione tramite il codice a barre, indicando come differenziarli e in che cassonetto metterli al momento di buttarli. Così non si potrà più sbagliare: scansionando il codice a barre di un cartone di latte o di un vasetto di marmellata con la fotocamera del cellulare, tramite il Rifiutologo l’utente avrà subito, in tempo reale, l’informazione relativa alle modalità di smaltimento, in base al comune del territorio gestito da Hera in cui risiede.

Un archivio di 400 mila prodotti, migliorabile grazie agli utenti

Ad oggi l’app della multiutility si avvale di un archivio di circa 400 mila codici a barre relativi ai prodotti più diffusi a livello nazionale. Se un codice non viene riconosciuto dal Rifiutologo, il cittadino può segnalarlo tramite l’app: Hera provvederà a inserire il prodotto nel sistema e, con questo meccanismo di “crowdsourcing” (cioè col contributo degli stessi utenti), il servizio verrà migliorato continuamente. Si tratta dello stesso sistema con cui il Rifiutologo si è arricchito dal 2011 fino a contare oltre 1.500 voci (partendo da 140), attraverso il quale si potrà sempre continuare a reperire in modo semplice e immediato informazioni dettagliate su come riciclare ogni scarto che capiterà tra le mani; e sapere, ad esempio, che un ‘cotton fioc’ va nell’indifferenziato o che la lampadina a risparmio energetico può essere recuperata.

Tutte le informazioni si trovano su www.ilrifiutologo.it .

Segnalazioni anti-degrado ora in 30 comuni. Da Modena ne sono giunte oltre 1.400

Da qualche tempo a Modena, così come a Bologna, Imola e Cesena grazie al Rifiutologo i cittadini possono contribuire a prendersi cura della città, trasformandosi in 007 a sostegno del decoro urbano. L’app, infatti, permette anche di inviare foto anonime ma georeferenziate (quindi con le coordinate geografiche) per segnalare eventuali rifiuti abbandonati, oppure cassonetti troppo pieni o danneggiati. E’ un sistema che permette ai servizi ambientali di Hera di intervenire in modo tempestivo per porre rimedio a situazioni particolarmente critiche, puntando a offrire sempre un servizio di qualità a salvaguardia del decoro citatdino.

Da oggi questa funzione viene estesa a tutti i comuni gestiti dalla multiutility in Emilia-Romagna con più di 30 mila abitanti. Nel modenese la novità riguarda quindi anche i comuni di Sassuolo, Formigine e Castelfranco Emilia.

Ad oggi, Hera ha ricevuto quasi 6 mila foto dai cittadini: 1.402 a Modena, 3.947 a Bologna, 158 a Imola e 122 a Cesena, dove il servizio è partito a dicembre 2014.

Aggiornamento continuo e modalità di raccolta per ogni comune

Con la nuova versione del Rifiutologo, l’utente può contare su un database in progressivo aggiornamento, che segue l’evolversi dei servizi forniti e si arricchisce, anche grazie alle segnalazioni dei cittadini, a beneficio di tutta la comunità. A ogni apertura, infatti, l’app si aggiorna automaticamente con le nuove informazioni in arrivo dal database centrale di Hera.

Il nuovo Rifiutologo, infine, offre informazioni sulle modalità di raccolta specifiche per ogni comune servito dal Gruppo Hera, per esempio porta a porta o cassonetti stradali divisi per colore, insieme agli indirizzi delle stazioni ecologiche e i materiali che queste possono ricevere.