carabinieri_41L’odore della sigaretta infastidiva i clienti e per questo il titolare del bar Anna della frazione Calerno di sant’Ilario d’Enza, in provincia di Reggio Emilia, ha invitato i due clienti ad uscire. Una richiesta che ha scatenato la follia distruttiva di due giovani nordafricani che l’altra notte poco dopo le 23,00 armati di bastone hanno infranto le vetrate antisfondamento del bar distruggendo tavoli, sedie, fioriere della distesa esterna sino all’arrivo dei Carabinieri di Sant’Ilario d’Enza che hanno evitato il proseguo della condotta delittuosa. Uno dei due esagitati alla vista dei Carabinieri li minacciava con due bottiglie che aveva in mano riuscendo poi a dileguarsi ma non ad assicurarsi l’impunità essendo comunque stato identificato dai Carabinieri.

Con l’accusa di danneggiamento aggravato i Carabinieri di Sant’Ilario d’Enza hanno denunciato alla Procura reggiana due cittadini marocchini di 30 e 34 anni, abitanti a Montecchio Emilia. L’origine dei fatti poco dopo le 23,00 del 5 marzo quando i Carabinieri di Sant’Ilario d’Enza  si recavano in via XXV Luglio della frazione Calerno poiché al 112 era stato segnalato il danneggiamento del bar Anna ad opera di due cittadini stranieri. Giunti sul posto mentre uno dei due stranieri brandendo due bottiglie e minacciando i Carabinieri riusciva a dileguarsi l’amico identificato in un cittadino marocchino, visibilmente ubriaco,  veniva fermato sul posto.

La distesa esterna era completamente distrutta: piante sradicate dai vasi di alloggiamento, frammenti di vetro relativi a bottiglie rotte sparsi ovunque, sedie e tavoli di plastica completamente distrutti ed entrambe le vetrate del bar sfondate. Si accertava quindi che i due stranieri invitati dal gestore ad uscire fuori a fumare si erano risentiti e dopo essersi armati di due grossi bastoni avevano sfondato le vetrate del bar distruggendo la distesa sino all’arrivo dei Carabinieri del paese. Per i due identificati dai Carabinieri di Sant’Ilario d’Enza, scattava quindi la denuncia per il reato di danneggiamento aggravato.