polizia-notturnaNel mese di luglio 2013, la locale Squadra Mobile coordinata dalla Procura della Repubblica di Como, ha avviato una complessa attività d’indagine, volta a disarticolare un importante sodalizio criminale, costituito principalmente da persone di origine albanese dedito al traffico dall’Albania verso l’Italia, di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente  del tipo Marijuana e Cocaina.

L’indagine “Lazarat” è il proseguimento dell’indagine denominata “Blackout”  condotta dalla locale Squadra Mobile, che ha portato all’arresto, in data 09.02.2015, di due degli indagati ed al deferimento di altre 10 persone. Le persone indagate nell’ambito dell’operazione “Lazarat” sono complessivamente 11.

Nei confronti di 9 degli 11 indagati, il Tribunale di Como ha emesso l’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere.

In data odierna, la Squadra Mobile di Como con la collaborazione delle Questure di Genova, Lecco, Modena e  Reggio Emilia ha eseguito i provvedimenti a carico di sei dei destinatari.

Tre degli indagati da arrestare non sono stati rintracciati e le ricerche sono tuttora in corso.

Nel corso della richiamata attività d’indagine è stata documentata, anche con sequestri ed arresti in flagranza, l’importazione di diverse centinaia di kg di stupefacente proveniente dall’Albania e destinato al mercato del nord Italia.

Uno dei sequestri più importanti è avvenuto la scorsa Vigilia di Natale quando veniva fermato, uno degli indagati a bordo di una Fiat Ulysse, nel pianale della quale erano occultati kg. 66 di Marijuana.

Contestualmente all’esecuzione delle ordinanze sono state eseguite perquisizioni personali e locali che in un caso hanno dato esito positivo in quanto hanno consentito di rinvenire e sequestrare  circa 800 gr. di cocaina e denaro contante.

Uno dei destinatari dell’Ordinanza è stato rintracciato dagli uomini della Squadra Mobile nella città di Reggio Emilia dove lo stesso, cittadino albanese trentenne regolare sul territorio nazionale, viveva stabilmente da anni. A suo carico la detenzione ed il commercio di ingenti quantità di marjuana. L’uomo, già noto per reati contro il patrimonio, è stato associato presso la Casa Circondariale Reggiana.