GranaroloIl Consiglio di Amministrazione di Granarolo S.p.A.[1] ha approvato il Progetto di Bilancio al 31 dicembre 2014 che sarà sottoposto all’Assemblea degli Azionisti in calendario il 10 Aprile prossimo.

«I risultati raggiunti testimoniano la validità della strategia di crescita che ha l’obiettivo di acquisire dimensioni di player internazionale con una quota di export del 35% nel 2016, passata in due anni dal 4% al 16%.

Considero quello approvato oggi il miglior bilancio del gruppo perché evidenzia indicatori di crescita positivi in un contesto di particolare difficoltà caratterizzato da un mercato domestico di riferimento in calo e da un prezzo della materia prima che ha raggiunto i massimi storici.

Nel 2014 abbiamo per la prima volta superato il miliardo di euro di fatturato migliorando la leva e riducendo l’indebitamento.

Abbiamo fatto importanti passi in Europa (qui il fatturato realizzato quest’anno è cresciuto di oltre il 20%) ma anche posto un presidio forte in Cina con il primo ufficio commerciale a Shanghai per sviluppare i mercati cinese e dell’Est asiatico.

Nelle scorse settimane è nata Granarolo Chile S.p.A., prima piattaforma per approcciare il mercato sud americano.

Sul fronte domestico, sono da segnalare  l’integrazione di Pinzani 1969 S.r.l. specializzata nella produzione di pecorino a “latte crudo”, e  nelle scorse settimane, quella di Gennari Italia S.r.l., società parmense con una lunga tradizione nella produzione di parmigiano reggian, e prosciutto di Parma che apporterà a regime un fatturato aggiuntivo di circa 40 milioni di Euro e costituirà ulteriore volano per l’esportazione delle tipicità del nostro territori» – ha commentato Gianpiero Calzolari, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Granarolo S.p.A., che prosegue: « Il 2015 sarà ancora un anno di crescita con un duplice obiettivo. Da un lato prevediamo di consolidare il mercato europeo con ulteriori accordi e partnership, dall’altro guardiamo con attenzione ai mercati extra UE, in particolare quelli asiatici e statunitensi dove possiamo valorizzare la filiera italiana e le eccellenze del Made in Italy.

Abbiamo poi grandi aspettative per EXPO che sosterrà la valorizzazione del patrimonio agroalimentare italiano.  Granarolo  rappresenterà  la filiera italiana del latte all’interno di Padiglione Italia. E’ un’opportunità unica per il Paese e per aziende come Granarolo che crescono all’estero facendosi ambasciatrici del buon cibo italiano».

 

I principali risultati consolidati 2014

Nel 2014 i ricavi totali del Gruppo sono stati pari a 1.037 milioni di euro, in aumento del 4,8% (+ 47,3 milioni di euro) rispetto al 2013.

In particolare, la Business Unit Latte e Bevande ha registrato un incremento del fatturato del 3,0% YoY anche per effetto della buona performance registrata nel mercato di riferimento.

La Business Unit Derivati del Latte e Altro registra invece un incremento del 6,3% YoY dovuto in parte all’ingresso nel perimetro dei 12 mesi del gruppo Codipal rispetto ai 10 mesi del 2013, oltre al consolidamento di Amalattea Italia S.r.l. e Pinzani 1969 S.r.l.

Nel 2014 i Costi diretti di produzione sono aumentati del 3,6% mentre l’incidenza complessiva sulle vendite del Gruppo ha registrato un calo di quasi un punto percentuale rispetto al 2013.

Il Margine operativo lordo (EBITDA) del Gruppo si è attestato a 60 milioni di euro in crescita del 19,2% rispetto all’anno precedente (50 milioni di euro nel 2013).

Il Risultato operativo (EBIT) si attesta a 26 milioni di euro (2,5% dei ricavi), in crescita del 54,4% rispetto all’esercizio 2013 (17 milioni di euro).

Il Risultato netto di Gruppo è pari a 9 milioni di euro, in linea rispetto al dato del 2013.

 

Il Consiglio di Amministrazione proporrà alla Assemblea dei Soci di distribuire dividendi per 3,3 milioni di euro.

La Posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2014 è pari a 122 milioni di euro, in miglioramento di 5 milioni di euro rispetto al 2013.

Gli Investimenti nel 2014 sono stati pari a 30 milioni di euro.

 

Gruppo Granarolo

Il gruppo Granarolo, uno dei principali player dell’agroalimentare italiano, comprende due realtà diverse e sinergiche: un consorzio di produttori di latte – Granlatte – che opera nel settore agricolo e raccoglie la materia prima – e una società per azioni – Granarolo S.p.A. – che trasforma e commercializza il prodotto finito e conta 12 siti produttivi dislocati sul territorio nazionale e 2 in Francia.

Il gruppo Granarolo rappresenta così la più importante filiera italiana del latte direttamente partecipata da produttori associati in forma cooperativa. Riunisce infatti circa 1.000 allevatori produttori di latte, un’organizzazione di raccolta della materia prima alla stalla con 70 mezzi, 1.200 automezzi per la distribuzione, che movimentano 750 mila tonnellate/anno e servono quotidianamente circa  50 mila punti vendita presso i quali 11 milioni di famiglie italiane acquistano prodotti Granarolo.

Nei propri laboratori, il Gruppo effettua quotidianamente analisi sull’intera filiera produttiva, dalla materia prima al prodotto finito, per garantire al consumatore prodotti di qualità e con elevati standard di sicurezza.

Il Gruppo, inoltre si avvale di controlli qualità esterni svolti da enti di certificazione internazionale qualificati e garantiti dall’International Food Standard (IFS), dal British Retail Consortium (BRC) e dall’EU organic food certification (CCPB). Dal 2002, il processo produttivo è certificato dal sistema di gestione qualità ISO 9001.

Il Gruppo Granarolo conta circa 2.100 dipendenti al 31/12/2014. Il 77,48% del Gruppo è controllato dal Consorzio Granlatte, il 19,78% da Intesa Sanpaolo, il restante 2,74% da Cooperlat.

 
[1] Società controllata dalla cooperativa Granlatte per il 77,48% delle azioni; altri azionisti: Intesa Sanpaolo 19,78%, Cooperlat 2,74% .