marco-biagiA 13 anni dal suo barbaro omicidio, le Acli di Bologna ricordano con immutata gratitudine il giuslavorista Marco Biagi, a cui è intitolato anche un Circolo cittadino. «È inevitabile, oggi, nel pieno dei mutamenti della riforma del lavoro, chiedersi cosa ne avrebbe pensato Biagi». Ha affermato il Presidente provinciale, Filippo Diaco. «Non possiamo, comunque, cedere alla tentazione di reinterpretare il suo lavoro alla luce dei tanti cambiamenti avvenuti in questi 13 anni, soprattutto perché, nel frattempo, è esplosa in tutta la sua evidenza la crisi economica e del lavoro». «Tuttavia», prosegue Diaco, «non possiamo non considerare l’estrema attualità dei principi contenuti negli scritti di Marco e nel suo Libro bianco, che tanto ha ispirato il pensiero aclista in materia di lavoro». Biagi, in particolare, si preoccupava di un problema che è oggi, più attuale e urgente che mai: i giovani precari e il reinserimento nel mondo del lavoro di chi lo ha perso. «In questa fase così critica per il nostro Paese», conclude Diaco «è necessario che il legislatore abbia ben presente il suo pensiero, così come è necessario tenere in considerazione, quando si parla di lavoro, i principi della Dottrina Sociale della Chiesa, per non dimenticare che né il lavoro né il lavoratore sono merci».