cimone-neveUna recente sentenza della Corte di Cassazione, chiamata a decidere su un ricorso dell’Agenzia delle entrate contro una società che gestisce una funivia sulla Marmolada, ha negato la funzione pubblica degli impianti a fune e, quindi, stabilito che i gestori degli impianti di risalita debbano pagare su di essi l’Imu: “Occorre un intervento legislativo che faccia definitiva chiarezza sulla materia – dice il senatore modenese del Pd Stefano Vaccari, segretario della Commissione Ambiente di Palazzo Madama – Come parlamentari Pd sosteniamo chi decide di investire sulla montagna e sul sistema turistico alpino e appenninico”. Così Stefano Vaccari:

“Con questa sentenza, di fatto, la Corte di Cassazione introduce una nuova imposta per gli imprenditori del comparto neve, nonostante la situazione di oggettiva crisi che interessa le nostre montagne. La Corte nega, infatti, la funzione di natura pubblica degli impianti di risalita, li cataloga come aventi una funzione unicamente commerciale di integrazione delle piste da sci. In questo modo scatterebbe l’obbligo per i gestori degli impianti di risalita di pagare l’Imu sugli impianti a fune. Il ragionamento sotteso alla sentenza non è congruo rispetto a quanto già disposto da moltissime Regioni che assimilano gli impianti a fune al trasporto pubblico. Non è equo neppure per gli imprenditori della montagna che già devono far fronte al calo dei turisti dovuto alla crisi economica. Occorre un intervento legislativo che faccia definitiva chiarezza sulla materia. Come parlamentari Pd sosteniamo chi decide di investire sulla montagna e sul sistema turistico alpino e appenninico”.