carabinieri-notturnaNon si sono fermati all’alt intimatogli dai Carabinieri ed anzi hanno puntato dritto all’auto dei milita speronandola per poi proseguire la fuga. Sono stati inseguiti dai Carabinieri che alla fine gli hanno raggiunti: il conducente è sceso e fuggito a piedi il passeggero, risultato anche proprietario dell’auto, dopo aver cercato di resistere con la forza ai Carabinieri veniva bloccato e arrestato. Con l’accusa di violenza e resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento di mezzo militare i Carabinieri della Stazione di Bagnolo in Piano hanno arrestato A.E. di 30 anni, residente a Cadelbosco Sopra, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana.

L’origine dei fatti ieri poco dopo le 23,00 quando una pattuglia della Stazione di Bagnolo in Piano, pattugliando Via Ponte Forca (confine con il Comune di Novellara) notavamo giungere una Fiat Punto con due stranieri uno dei quali veniva riconosciuto nel suddetto 30enne poiché già arrestato dagli stessi Carabinieri per spaccio di stupefacenti nel 2013. La vettura anziché ottemperare all’alt puntava la vettura militare speronandola per poi proseguire la fuga. A seguito del contraccolpo subito dall’urto un militare sbatteva la testa nel montante (per lui un trauma cranico lieve, con prognosi iniziale di gg. 3). I Carabinieri si ponevano quindi all’inseguimento dei fuggitivi, diretti a forte velocità verso Santa Maria della Fossa, riuscendo a raggiungerli. Il conducente apriva la portiera e riusciva a scappare nei campi adiacenti facendo perdere le proprie tracce, mentre il passeggero,A.E., veniva bloccato seppur a fatica vista la resistenza e tratto in arresto in ordine ai citati riferimenti normativi. Alle cure mediche ricorrevano anche altro Carabiniere per la condotta violenta subita dal fermato (trauma al piede destro e alla caviglia omolaterale, con prognosi di gg. 3) e la stesso arrestato rimasto lievemente contuso a seguito del speronamento dell’auto dei Carabinieri. E caccia al complice riuscito a fuggire: la sua identificazione potrebbe essere questione di ore.