vento-alberi“Vento gagliardo” o “vento impetuoso”. Questo era il termine usato nelle annotazioni storiche, risalenti fino al 1830 e conservate presso l’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari – DIEF di Unimore, per definire episodi come l’impennata odierna di vento.

Più in dettaglio,  il vento oggi (1 aprile), con provenienza da nordovest, ha segnato a Modena una punta massima di 72 km/h presso la stazione posta sul torrione orientale del Palazzo ducale in Piazza Roma e di 62 km/h presso la stazione collocata nel Campus DIEF. A Reggio Emilia registrati 38 km/h, ma il dato non è da ritenere rappresentavo per le caratteristiche del sito di misura.

Si tratta di un “fenomeno – afferma l’esperto Luca Lombroso – che può sorprendere ma non stupisce”. E ricorda che Domenico Ragona, Direttore dell’Osservatorio Geofisico universitario nella seconda metà del XIX secolo scriveva “Il vento che spirava in Modena nelle ore pomeridiane del 30 marzo 1886…  rovesciò un muro di fienile che opponeva una debole resistenza alla furia del vento” mentre Il Lancillotto narra nella sua cronaca, un caso di vento impetuoso avvenuto in Modena nel 1524. “Per tenere nel Duomo aperto l’uscio che si trova sopra la porta dei leoni, era stato posto un pezzo di marmo del peso di circa 50 libre. Un impetuoso colpo di vento chiuse l’uscio, gettando il pezzo di macigno sino ai piedi della statua di San Geminiano, fortunatamente senza danno delle persone inginocchiate presso la statua“.

Già nei giorni scorsi a Modena il vento aveva dato le sue avvisaglie, con raffiche a 52 km/h lunedì 30 marzo e 63 km/h martedì 31 marzo registrate alla stazione di Piazza Roma, “un vento – spiega ancora il meteorologo Luca Lombroso – legato alle correnti nordoccidentali presenti fra l’Anticiclone delle Azzorre, esteso verso la Groenlandia, e una depressione presente sull’Europa nordorientale. Questo flusso interagendo con l’orografia della Alpi e dell’Appennino innesca, nel versante sottovento delle catene montuose, il fenomeno del föhn alpino o “north föhn”, con appunto rinforzo del vento, aumento delle temperature e repentino calo dell’umidità”.

Per gli esperti si è in presenza di un vento forte, ma non straordinario, poiché resta imbattuto il vento impetuoso del 4-5 marzo di 89 km/h, legato all’irruzione della bora, e ancora più distanti i record del vento a Modena di 112 km/h del 24 luglio 2004 o i 106 km/h del 17 agosto 1998 e dell11 marzo 1982.

“Va ribadito inoltre che il clima di Modena – continua Luca Lombroso – pur caratterizzato prevalentemente da giornate con vento molto debole, vede per opposto un discreto numero di giornate <ventose> con  vento forte. Prendendo come soglia la velocità di 50 km/h, mediamente si registrano 29 giorni all’anno <ventosi>”.

Nel periodo in cui sono disponibili per Modena i dati di raffica massima (dal 1955) non si registrano trend o cambiamenti particolari,  ma sono evidenti notevoli oscillazioni da un anno all’altro.  Per esempio le giornate di vento forte sono state solo 10 nel 2013, il doppio, 20, lo scorso anno,  ma ben 44 nel 2007, 49 nel 1997  e 51 nel 1970. Quest’anno finora sono stati 12 i giorni con vento “gagliardo” in città.

“A fronte dei danni e disagi arrecati dal vento, – prosegue Luca Lombroso – si può però ammirare un panorama non frequente nella nostra città, con cielo straordinariamente limpido e luminoso e ottima visibilità di tutta la catena Appenninica e, in parte, anche della Alpi, con benefici sulla qualità dell’aria”.

Martedì 31 marzo, proprio grazie al föhn, c’è stato il primo assaggio di tepore tardo primaverile, con 23°C nella sede dell’Osservatorio Geofisico di Piazza Roma e ben 24°C al Campus DIEF e a Reggio Emilia, valori piuttosto anomali per fine marzo. Oggi mercoledì 1 aprile l’origine della massa d’aria è di tipo polare, ma ciò nonostante proprio a causa del föhn in pianura si è giunti a toccare 18.2°C in Osservatorio e 19.3°C sia al Campus DIEF che al Campus di Reggio Emilia. L’umidità per contro è molto bassa ed attestata attorno 18-20%.ù

Previsione. Anche domani giovedì 2 aprile avremo una giornata serena e limpida con vento a tratti forte, con rotazione della direzione di provenienza ai settori da sudovest, quindi con una componente di föhn anche di origine appenninica.

Il tempo poi cambierà caratteristiche verso Pasqua, ma le mappe meteo sono ancora da “prognosi riservata” sui dettagli fra le varie giornate del ponte festivo e sugli effetti ed eventuali fenomeni nel nostro territorio.