valangaCorno5aprile15Si sono concluse le operazioni di ricerca e recupero dei due escursionisti travolti questa mattina intorno alle 9 da una valanga nella Valle del Silenzio, a Corno alle Scale,  in provincia di Bologna. Per uno dei due scialpinisti purtroppo non c’è stato nulla da fare.

Le operazioni di ricerca sono state effettuate dai tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. Sul posto sono intervenute le stazioni di Corno alle Scale e di Monte Cimone del Soccorso Alpino Emilia Romagna – SAER, coadiuvate dalla stazione di Rocca di Badolo.

A dare l’allarme questa mattina è stato uno dei due escursionisti, quello poi deceduto, che è riuscito a estrarre la mano dalla neve e a chiamare col cellulare il 118. I due sono stati travolti dalla valanga, e rimasti quasi completamente sepolti sotto un metro e mezzo di neve, ad eccezione del viso. È stato proprio il peso della coltre nevosa ad aver provocato traumi gravi e, in un caso, il decesso.

I tecnici del Soccorso Alpino sono riusciti a raggiungere i due sciatori, che si trovavano in una zona impervia, a monte della Valle del Silenzio, in prossimità del quinto Canalino, soltanto con l’ausilio degli sci d’alpinismo muniti di pelli. Una volta sul posto hanno estratto i due escursionisti. I feriti sono stati trasportati a valle con un telo termico per il primo tratto, e successivamente sul toboga fino al rifugio di località Cavone. Qui c’erano ad attenderli le ambulanze e il personale sanitario, che hanno trasportato gli sciatori fino a Lizzano in Belvedere, dove si trovavano due elicotteri. A causa del vento, della neve e della nebbia, infatti, gli elicotteri non sono riusciti ad arrivare in quota.

A Lizzano è stato purtroppo constato il decesso di C. P., pistoiese di 49 anni, deceduto a causa dei gravi traumi anche interni riportati, insieme allo stato altrettanto grave di ipotermia. Il compagno, A. C. di 50 anni di Prato, con traumi agli arti inferiori e ipotermia severa ma non grave, è stato, invece, elitrasportato all’ospedale Maggiore di Bologna. Non sarebbe in pericolo di vita.

È stata esclusa con buona probabilità la presenza di altre persone in zona coinvolte dalla valanga. Sembra, infatti, che nel territorio interessato dal fronte non fossero presenti che i due scialpinisti.