“Ai lavoratori inviati in distacco da uno Stato all’altro dell’Unione Europea è dovuta l’applicazione dei livelli minimi di condizioni di lavoro e occupazione previsti dalla legge del luogo di esecuzione della prestazione lavorativa” e “laddove l’attività sia svolta in Italia quest’ultima risulta disciplinata dalle leggi, dalle indicazioni amministrative e dalle clausole della contrattazione collettiva italiana… E’ dunque sancita e garantita una sostanziale parità di trattamento, sia per quanto riguardo i profili normativi che per quelli retributivi”.

E’ questo il contenuto della tempestiva circolare che il  Ministero del Lavoro ha emanato il 9 aprile 2015 nella vicenda dell’Agenzia interinale, operante a Modena, che pubblicizzava ingenti risparmi sul costo del lavoro e la non applicazione della normativa italiana in materia retributiva e previdenziale, per le aziende che utilizzassero la forza lavoro fornita  dalla stessa.

“Risparmia il 40%! Niente Inail! Niente Inps! Niente tredicesima! Niente quattordicesima! Niente malattia! Niente infortuni”! E vinci la crisi!… Utilizza un lavoratore interinale con contratto rumeno!”. Questo riportava il volantino dell’Agenzia pubblicizzato nel modenese.

Dopo le denunce della CGIL  il Ministero è intervenuto, con la circolare del 9 aprile,  sottolineando come “gli annunci pubblicitari in questione riportino informazioni in netto contrasto con la disciplina comunitaria e nazionale in materia di distacco transnazionale e pertanto come il ricorso a tali ‘servizi’ possa dar luogo a ripercussioni, anche di carattere sanzionatorio, in capo alle imprese utilizzatrici”,  e confermando, di fatto,  l’esistenza e l’estensione del fenomeno dello sfruttamento del lavoro da parte di agenzie senza scrupoli che operano nella illegalità. Sfruttamento che spesso sconfina in un vero e proprio moderno caporalato.

Il Ministero ha anche segnalato alle Associazioni imprenditoriali ed alle Agenzie interinali che il mancato rispetto delle norme nazionali e comunitarie espone le imprese alle sanzioni di legge.

E, a tutela dei lavoratori e lavoratrici, viene riaffermato il fondamentale ruolo delle Organizzazioni Sindacali nel “…garantire l’applicazione dei diritti e il trattamento delle denunce attraverso la possibilità per le organizzazioni sindacali di promuovere adeguato sostegno al lavoratore distaccato…”.

Gli uffici territoriali del Ministero dovranno inoltre avviare specifiche campagne informative nei territori sulla corretta applicazione della normativa, sulla scorta degli indirizzi normativi ed operativi disposti dal Ministero stesso, in applicazione delle leggi nazionali e comunitarie.

Esprimiamo soddisfazione per questo primo importante risultato, frutto soprattutto della nostra iniziativa. Non ci fermeremo, proseguiremo con le azioni intraprese per cancellare queste ed altre forme di brutale sfruttamento del lavoro, di inciviltà e di dumping a spese dei  diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.