Tangenziale-per-Modena“La Bretella Modena-Sassuolo s’ha da fare. Anche perché le racconto una storia capitata a un amico imprenditore che ha portato clienti statunitensi e cinesi nella sua azienda a Fiorano. All’arrivo, dopo aver percorso la Modena-Sassuolo attuale, hanno chiesto al mio amico dove fossero capitati e come fosse possibile che, per andare nella zona dove si fabbricano le auto più belle e tecnologiche del mondo, si dovesse passare per una strada che è tutta una buca. Il mio amico si è vergognato…”. Il racconto è di Amedeo Genedani, presidente Lapam Trasporti e presidente Lapam della Zona di Sassuolo. Il tema è (purtroppo) sempre attuale e riguarda le infrastrutture dell’area: “La Modena-Sassuolo è una strada inadeguata e, temo, costruita non proprio seguendo le migliori tecniche se è vero, come è vero, che viene continuamente rappezzata e sistemata a causa delle buche che si aprono a ciclo continuo. Fa specie, allora, sentire che non si vuole costruire la Bretella che collegherà (speriamo…) il distretto ceramico al… resto del mondo. Un distretto che, come confermano i dati dell’export, è ancora decisivo per il nostro territorio, a scavalco tra le province di Modena e Reggio Emilia”.

Genedani conclude: “Si parla tanto di incoming, di far arrivare persone dall’estero, sia per turismo che per affari. E poi, quando arrivano, si trovano a percorrere strade degne delle quinte di un film ambientato nel ‘vecchio West’… In una strada che, oltretutto, presenta tre limiti di velocità differenti e senza una logica apparente, che disorientano i guidatori.

Al di là di tutto, e senza voler entrare in polemica, quello delle infrastrutture e dei collegamenti autostradali efficienti e moderni, è un tema da tenere ben presente all’ordine del giorno”.