Carabinieri-notturnaNotandoli scassinare la porta di un condominio di Via Cecati ha chiamato i suoi ex colleghi dell’Arma dei Carabinieri consentendo la cattura di uno dei malviventi che ha cercato di darsi alla fuga all’arrivo dei militari. Poco dopo ha nuovamente richiamato il 112 in quanto nel parcheggio del condominio aveva sorpreso il complice che aveva bloccato per poi consegnarlo ai Carabinieri nuovamente intervenuti sul posto. Protagonista di questa vicenda un ex carabiniere 35enne abitante a Scandiano grazie al quale i carabinieri del Nucleo radiomobile della Compagnai di reggi Emilia hanno arrestato due georgiani con l’accusa di tentato furto aggravato in concorso. I due, identificati nel 22enne Z.M. e nel 20enne G.T., entrambi senza fissa dimora, al termine delle formalità di rito sono stati ristretti a disposizione della Procura reggiana.

Questa mattina compariranno davanti al  tribunale di reggio Emilia per rispondere dell’accusa loro contestata. L’origine dei fatti ieri 10 aprile quando intorno alle 11,00 l’ex carabinieri transitando in Via cecati notava alcuni sconosciuti che stavano scassinando la porta di un privato condominio. Chiamava immediatamente il 112 con i malviventi che all’arrivo dei Carabinieri si dileguavano. Grazie alla dettagliata descrizione ricca di particolari i militari del Nucleo Radiomobile nella distesa esterna di una pizzeria rintracciavano uno dei due ladri che veniva condotto in caserma. Nel contempo l’ex Carabiniere notando il complice nascosto tra le auto del parcheggio condominiale lo raggiungeva riuscendo a bloccarlo nonostante la forte resistenza opposta sino all’arrivo dei suoi ex colleghi, che nel frattempo allertava, e che prendevano in consegna il ladruncolo conducendolo in caserma. Il sopralluogo eseguito dai Carabinieri consentiva di rilevare  evidenti segni di effrazione nella porta del codominio che era stata forzata e rinvenire un grosso cacciavite nascosto in una siepe dove era stato gettato dai ladruncoli durante la fuga. I due, identificati in altrettanti cittadini georgiani, venivano quindi arrestati con l’accusa di tentato furto aggravato.