Polizia-Ferroviaria-BolognaL’attività di vigilanza e controllo a  bordo  dei  treni  e  nelle  stazioni ferroviarie, ha portato nel  corso delle ultime 48 ore, alla denuncia  in  stato di libertà di 6 persone ed all’identificazione, nel territorio regionale, di 724 persone (503 connazionali e 221 stranieri).

In particolare, personale della Polizia di Stato, in servizio presso il Settore Operativo Polizia Ferroviaria di Bologna Centrale, è stato contattato telefonicamente da un viaggiatore il quale riferiva che, pochi istanti prima, mentre si trovava a bordo di un convoglio in sosta in stazione, aveva subito il furto del telefono cellulare ad opera di cinque ragazzi nord africani che erano scesi dal treno nella stazione di Bologna, fornendo la descrizione dei giovani. Il viaggiatore affermava inoltre di essere sceso a sua volta dal convoglio e di aver convinto i ragazzi a restituirgli il cellulare in cambio della somma di 50 euro.

I cinque, tutti marocchini di età compresa tra 28 e 23 anni, nel giro di pochi minuti venivano rintracciati da una pattuglia della Polizia Ferroviaria ed accompagnati in ufficio. Al termine dei controlli è stata rinvenuta, indosso ad uno dei cinque, tale E.Z.M. di 26 anni, la banconota da 50 euro ceduta dal viaggiatore per ottenere la restituzione del telefono. Sempre addosso all’ E.Z.M. gli Agenti rinvenivano anche circa 10 grammi di hascisc sottoposta a sequestro.

Sempre personale della Polizia di Stato, in servizio presso il Settore Operativo Polizia Ferroviaria di Bologna Centrale, è intervenuta al binario 6 della stazione centrale per un diverbio tra cittadini stranieri. Sul posto gli Agenti hanno identificato due cittadini romeni, Z. V. e A. M. rispettivamente di 31 e 36 anni, già noti al personale di Polizia in quanto abituali frequentatori della stazione dove svolgono l’attività di facchini abusivi, ed una famiglia di cittadini  venezuelani, composta da padre madre e tre figli.

In particolare i due romeni, dopo aver trasportato i bagagli dei venezuelani chiedevano 50 euro per il servizio prestato. Ritenendo tale cifra esorbitante i venezuelani cercavano di contrattare la somma di 15 euro ma i romeni, con fare minaccioso, si rifiutavano di restituire i bagagli ai legittimi proprietari. Questi ultimi, non avendo 50 euro in contanti, si vedevano costretti a consegnare ai romeni 800 bolivares venezuelani che avevano nel portafoglio. I romeni, dopo aver preso il denaro minacciavano la famiglia asserendo che si sarebbero recati all’ufficio cambio della stazione per verificare se i  soldi consegnati corrispondevano alla cifra di 50 euro aggiungendo che, in caso contrario,  sarebbero tornati per regolare i conti.

A questo punto la famiglia venezuelana, conscia del fatto che l’importo consegnato corrispondeva a circa 5 euro, chiedeva l’intervento della Polizia che giungeva sul posto insieme ai romeni di ritorno dall’ufficio cambio.

I due romeni, già destinatari del provvedimento di allontanamento emesso ai sensi dell’art. 21 del decreto legislativo nr. 30/2007, e rientrati in Italia prima del tennine consentito, sono stati denunciati a piede libero per il reato di estorsione ed immediatamente segnalati al Prefetto per l’adozione del provvedimento di allontanamento ai sensi dell’art. 20 della citata normativa.

Il personale in servizio presso il Posto di Polizia Ferroviaria di Porretta Terme, invece, ha denunciato un minore che, mentre viaggiava su un treno regionale nella tratta Porretta Terme – Bologna, ha sottratto il martelletto rompi – vetro, con il quale ha poi infranto un finestrino del convoglio.