Alimentazione, ambiente e agricoltura declinati in sostenibilità, ecosistemi, biodiversità: sono i temi dei lavori realizzati dagli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado ed esposti nella mostra Coltivare domande. Istantanee di futuro, in programma negli spazi di palazzo Casotti attigui all’Infopoint dedicato a Expo nel centro storico di Reggio Emilia, da oggi, sabato 2 maggio, a domenica 24 maggio, nell’ambito degli eventi di “Reggio Emilia per Expo 2015”.

“Questa mostra ha il grande merito di parlare di tematiche mondiali, quelle di Expo 2015, ripartendo dai bambini e mettendo al centro le loro idee e i pensieri nuovi e creativi su argomenti quali l’alimentazione o lo sviluppo sostenibili – spiega l’assessore all’Educazione Raffaella Curioni – Un lavoro che riflette in maniera innovativa sugli stili di vita e l’alimentazione, attraverso percorsi di coprogettazione realizzati da Officina educativa con le scuole, gli educatori e i genitori, e che dimostra ancora una volta come Reggio Emilia sia molto attenta all’educazione e ai diritti dei nostri bambini”.

“Siamo alla vigilia di Expo 2015 e Reggio Emilia non si fa trovare impreparata –  dice l’assessore alla Città internazionale Serena Foracchia – L’esposizione che presentiamo oggi unisce due concetti, globale e locale, costringendo tutti noi a confrontarci su tematiche che hanno però un riflesso diretto e legato alla quotidianità, al nostro rapporto con il cibo e la terra. Far maturare nei ragazzi la consapevolezza rispetto a temi globali come quelli di Expo è il risultato importante di tutto questo percorso, sui cui vogliamo continuare a impegnarci anche nel prossimo futuro”.

LA MOSTRA – L’esposizione, curata da Officina educativa del Comune di Reggio Emilia, è il risultato di un lungo lavoro quotidiano che ha coinvolto una ventina di istituti scolastici cittadini e che si è articolato in attività di coprogettazione in orario scolastico e in atelier pomeridiani. A coordinare i ragazzi lungo tutto questo percorso sono stati i servizi educativi territoriali in collaborazione con Cep Anni verdi, Get Dolci_open lab, Spazio culturale Orologio e gli educatori delle cooperative Ati Reggiana educatori – Papa Giovanni, Creativ, Don Bosco, Polisportiva Foscato  e Solidarietà 90.

Bambini e ragazzi hanno iniziato a lavorare al progetto, ponendosi alcune domande, che per altro ricorrono anche nei documenti di Expo 2015: “È possibile assicurare a tutta l’umanità un’alimentazione buona, sana, sufficiente e sostenibile? Dopo averci nutrito per millenni, il nostro pianeta ha bisogno di nutrimento, fatto soprattutto di rispetto, atteggiamenti sostenibili, applicazione di tecnologie avanzate e visioni politiche nuove, per individuare un equilibrio diverso tra risorse e consumi. Come riscoprire e rispettare le biodiversità? Come cibo e salute sono in relazione negli stili di vita, nel benessere delle persone? Come le relazioni fra le persone, e con la natura, il rispetto, la rinuncia allo sfruttamento, alle prevaricazioni, sono anch’essi atteggiamenti che nutrono e sostengono il pianeta, la pacifica convivenza fra le persone sia nei rapporti tra i popoli, sia nelle nostre situazioni quotidiane?”.

E le risposte a queste domande, sono state costruite da bambini e ragazzi di decine di classi, insieme con insegnanti ed educatori dei servizi comunali.
Un dialogo costante fra ragazzi e adulti che restituisce una serie di interpretazioni originali, spesso vere e proprie provocazioni culturali, frutto di percorsi che hanno messo al centro la curiosità, il desiderio di conoscere e di scoprire dei bambini e dei ragazzi, valorizzandone l’intuitività, la curiosità e la creatività.
Grazie ad un approccio interdisciplinare, i bambini hanno avuto la possibilità di sviluppare connessioni tra differenti argomenti e discipline: dal pensiero scientifico, alla tecnologia, dall’educazione alimentare ai temi storico-geografici.
Quello che la mostra ci consegna è una riflessione su grandi temi planetari e un invito pressante a impegnarsi per modificare stili di vita e abitudini quotidiane. L’ascolto di quanto i bimbi raccontano, le grandi domande che i giovani si pongono sono un invito a tutti, e in particolare a coloro che hanno responsabilità educative e politiche, ad adottare scelte concrete e a promuovere stili di vita nella direzione della sostenibilità.

L’esposizione resterà aperta fino al 24 maggio negli spazi espositivi di palazzo Casotti dalle ore 9 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30. Dal lunedì al venerdì numerose classi di scuole primarie e secondarie di primo grado e gruppi dei servizi educativi pomeridiani potranno visitare la mostra e prendere parte ad atelier sui alcuni dei temi al centro del percorso espositivo.
Per informazioni e per la richiesta di visite guidate è possibile rivolgersi al numero 0522/456266 oppure scrivere a manuela.mattioli@municipio.re.it

IL PROGRAMMA DELL’INAUGURAZIONE DI OGGI – “Coltivare domande. Istantanee di futuro” sarà inaugurata sabato 2  alle 16,30. Lo stesso sabato 2 e il 3 maggio, si svolge una serie di iniziative ed eventi realizzati da Moon – Museum ordinary open night, con la collaborazione e il contributo del Comune di Reggio Emilia, della cooperativa Le Macchine Celibi e K-Lab.
Sabato pomeriggio, alle 17.30, con un buffet a cura di Kipo, con esperimenti culinari a base di ortaggi offerti dall’azienda agricola Zone Vocate di Gattatico. In contemporanea sarà possibile assistere alla performance “Scatola nera per la Terra”, progetto teatrale-artistico di Daniele Lunghini e Luca Pucci che unisce un video ad un’installazione, accompagnato dal live painting di Daniele Davoli. Seguirà il passo a due dei ballerini di Danzability, progetto reggiano che promuove l’integrazione e l’interazione delle persone diversamente abili attraverso le arti performative. All’interno dei medesimi spazi sarà possibile ammirare l’Opera di sale che gioca con le parole, dell’artista Elena Viappiani e le installazioni artistiche di Emanuele Sferruzza Moszkowicz, insieme ai suoi ultimi lavori astratti realizzati al Palazzo dei Musei.

Alle 18 è invece previsto il dj-set di musica ambient realizzato da Michele Tommasini conosciuto con la sigla Tmn e, a seguire, Epoca, lo spettacolo di danza di Let’s Dance che, sotto la direzione artistica di Laura Matano, è pensato, nella seconda ripresa (20.45), per essere arricchito dalle suggestive videoproiezioni curate da Jesitaly.
Alle 19.30, infine, andrà in scena Spartiti, spettacolo di musica e letteratura fatto di droni, letture, suoni e narrazioni, a cura di Max Collini degli Offlaga disco pax, e Jukka Reverberi dei Giardini di Mirò.
A seguire, dalle 21, il “concerto riciclato” dei Miatralvia, cinque giovani musicisti che danno nuova vita ad oggetti presi dalle discariche trasformandoli in strumenti musicali. A chiudere la serata sarà Bios, la pluripremiata performance di teatro-danza della compagnia Pietribiasi-Tedeschi e il dj set acid e dark-techno di Nerd Flanders.
Domenica 3 maggio la programmazione prevede alle 16.30 e alle 18.30 Tracce, una nuova performance di danza di Let’s Dance sotto la direzione di Laura Matano, durante la quale i ballerini dipingeranno con il corpo su un grande telo, e dalle 16.45 i live painting a cura di Alessandro Panaia e  Silvia Cristofori.
Altre iniziative sono in programma fino al 24 maggio. Sabato 9 e domenica 10 maggio, alle 15.30, si svolgerà Atelier ad invito – inventar merende a cura dei bambini e dei ragazzi degli Istituti comprensivi Ligabue e Don Borghi in collaborazione con Pause Atelier dei sapori e Cir food.
In occasione di Fotografia europea, inoltre, si svolgerà l’inaugurazione di una mostra fotografica a cura dei bambini e dei ragazzi delle scuole Leonardo da Vinci, Madre Teresa di Calcutta e Antonio Fontanesi. L’esposizione, che fa parte del circuito Off, è allestita all’interno dei locali di via Farini 1 e resterà aperta fino a sabato 30 maggio:  l’inaugurazione è in programma venerdì 15 maggio alle 19,30.
Un ulteriore appuntamento è previsto infine sabato 23 maggio alle 16.30 con il seminario Storie fra cielo e terra, inserito nel calendario di ReggioNarra, e alle 21 con lo spettacolo di coreografie Parole a passo di danza a cura dei ragazzi della scuola Enrico Fermi in collaborazione con Fondazione nazionale della danza.
LE SCUOLE COINVOLTE – Di seguito le scuole coinvolte nel progetto e le loro attività.

Coprogettazioni in orario scolastico: scuola primaria Agosti, classe prima; scuola primaria Andrea Balletti classi prima, terza e quinta; scuola primaria Italo Calvino, classi seconde; scuola primaria Don Milani classe seconda A; scuola primaria Ghiarda classe terza, quarta e quinta; scuola secondaria Marco Emilio Lepido, classe terza C; scuola primaria Madre Teresa di Calcutta, classi quarte; scuola primaria Marmirolo, classi seconda e terza; scuola primaria Giovanni Pascoli, classe quinta; scuola primaria San Giovanni Bosco, classe seconda B; scuola primaria Paola Valeriani, classe quinta.
Atelier pomeridiani nelle scuole primarie e secondarie di primo grado: scuola primaria Aldo dall’Aglio, classi prime e seconde; scuola primaria Marco Polo, classi prime e seconde;  scuola primaria Albert Einstein, classi prime, seconde e terze; scuola secondaria Enrico Fermi, classi prime, seconde e terze; scuola primaria Martin Luther King, classi prime e seconde; scuola primaria Tassoni, classi prime e seconde; scuola primaria Tricolore, classi prime e seconde; scuola primaria San Bartolomeo, classi seconde e terza.