PR-Expo-giornalistiSono partiti a ritmo serrato, nell’ambito di Expo, gli incontri del Consorzio del Parmigiano Reggiano con il mondo della distribuzione e la stampa internazionale.

Sei, solo nel pomeriggio di mercoledì, gli incontri con importanti catene distributive, con una particolare presenza degli Stati Uniti (tre catene) e poi Australia, Canada e Giappone.

“Sono confronti importanti – sottolinea il direttore del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Riccardo Deserti – sia perchè corrispondono alla vera vocazione dell’Esposizione Universale come luogo d’incontro di esperienze, culture e operatori economici, sia perchè coinvolgono Paesi e realtà distributive che mostrano un’attenzione crescente verso i prodotti naturali e Dop”.

L’avvio degli incontri con le catene distributive precede di alcuni giorni quelli previsti con le delegazioni provenienti da decine di Paesi presenti ad Expo.

“Dal 25 maggio – spiega Deserti – avvieremo i confronti con le delegazioni di 45 nazioni, e nell’arco dei prossimi 6 mesi numerose hanno richiesto la visita in caseificio, potendo così apprezzare gli elementi di artigianalità e il profondo legame con il territorio che caratterizza il nostro prodotto e che rappresentano uno dei motivi di maggiore interesse e di sorpresa per chi proviene da realtà in cui il riconoscimento del valore delle produzioni Dop italiane può crescere ulteriormente proprio sulla base di questi elementi di originalità”.

Numerosi, intanto, anche i giornalisti che, venendo in Italia per scoprire i padiglioni di Milano, chiedono di poter toccare con mano la produzione del Parmigiano Reggiano, universalmente riconosciuta come emblema della qualità casearia italiana. Per loro, il Consorzio ha messo a punto  un format basato su una “full immersion” che prevede la visita in caseificio, una seduta informativa sul prodotto, una degustazione guidata di tre stagionature e un focus specifico sulle imitazioni.

“La prima delegazione di giornalisti è arrivata martedì – sottolinea il direttore del Consorzio – ed ha coinvolto 15 esponenti della stampa specializzata provenienti da Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Giappone, Albania, Svezia, Irlanda, Finlandia e Belgio. Anche in quelli che realizzeremo nei prossimi giorni e mesi abbiamo previsto un approfondimento sulle imitazioni, perchè ci troviamo di fronte a Paesi in cui non è sufficiente promuovere il nostro prodotto, ma occorre anche agire con ogni mezzo (dalla vigilanza all’informazione) a contrasto di fenomeni di imitazione talvolta neppure percepiti come tali dal consumatore straniero”.

“Nell’ambito del semestre di Expo 2015 – conclude Deserti – vogliamo cogliere anche questa opportunità di informazione e chiarimento, perchè se è vero che l’Esposizione non è il luogo in cui si effettuano vendite, è altrettanto vero che è il luogo ideale per promuovere la cultura di un prodotto, di un Paese e di un territorio, salvaguardandola e promuovendola nella sua unicità”.