CaneI Carabinieri della Stazione di Castel San Pietro Terme hanno identificato un 53enne italiano che si è reso responsabile di maltrattamento di animali. Alle ore 19.00 del 9 maggio, la Centrale Operativa del 112 è stata informata che nel cortile di un’abitazione situata a Varignana, c’era un uomo che stava picchiando il suo cane a colpi di badile. All’arrivo dei Carabinieri, il proprietario dell’animale, identificato nel 53enne, negava ogni addebito sostenendo, invece, che il cane, meticcio di piccola taglia, si era accidentalmente ferito rimanendo incastrato in un rete metallica. Analizzando la rete, però, gli inquirenti non hanno trovato alcuna traccia di sangue. A quel punto, il 53enne ha esordito con una diversa versione dei fatti, affermando di aver picchiato il cane perché voleva azzannare la figlia 18enne. L’unica certezza è la brutalità, come riferito da un testimone, con cui l’uomo avrebbe picchiato l’animale lasciandolo agonizzante con la testa spaccata. Vivo, ma in gravi condizioni, il piccolo meticcio è stato affidato alle cure di un Veterinario di Imola.