fiera-reggio-emiliaSi è tenuto oggi l’incontro tra Confcommercio Reggio Emilia e Amministrazione Provinciale sulla questione fiere: «Abbiamo avuto l’appoggio del presidente della Provincia Giammaria Manghi alla nostra proposta – dice Donatella Prampolini Manzini, presidente di Confcommercio – Imprese per l’Italia Reggio Emilia – il quale si è dichiarato anche disponibile a far proseguire, almeno in una prima fase, l’attività alla società Fieremilia per la gestione degli eventi. Abbiamo riscontrato ampia condivisione sul progetto che ricalca molte delle ipotesi presentate dalla Provincia agli organi della procedura concorsuale, giudice e liquidatore giudiziale».

«Stiamo ormai ultimando gli incontri con le istituzioni» continua Donatella Prampolini Manzini: «Nei giorni scorsi, oltre a quello di CNA, abbiamo incassato il via libera da parte di Confagricoltura e Confesercenti, mentre la settimana prossima sono in calendario, lunedì, gli incontri con Unindustria e Legacoop, e mercoledì col sindaco di Reggio Luca Vecchi».

«I prossimi passi –conclude Donatella Prampolini Manzini- sono la messa a punto dell’intero progetto, avvalendoci anche di consulenze tecniche qualificate, per poi sottoporlo al comitato dei creditori e agli organi della procedura concorsuale».

Così Giammaria Manghi: “Ci è stato sottoposto un progetto che non possiamo non valutare positivamente, ricalcando di fatto le proposte presentate dalla stessa Provincia, insieme a Comune di Reggio Emilia e Camera di commercio, anche in occasione della seduta di messa in liquidazione della società Reggio Emilia Fiere, ovvero che si possa immaginare di proseguire nel 2016 le manifestazioni fieristiche – dichiara il presidente Giammaria Manghi – Perché ciò avvenga è però indispensabile che vi siano spazi in grado di ospitare anche il prossimo anno queste iniziative, tenendo presente che, come ci è stato comunicato dal commissario liquidatore, la procedura non consente di utilizzare l’area della Fiera di Mancasale, essendo prevista la dismissione degli immobili a garanzia dei creditori.

“Al di là della impossibilità economica ad intervenire, che da parte della Provincia permane, abbiamo comunque espresso condivisione ad un’idea che come enti locali avevamo già avanzato tempo fa, pur sapendo realisticamente che la sua concretizzazione dipende dalla disponibilità di spazi che, al momento, non ci sono. In alternativa, occorrerebbe individuare altre aree funzionali allo scopo”.