Conoscere la situazione dei paesi del Medio Oriente e del Nord Africa da un punto di vista culturale, etnico e religioso per migliorare le relazioni commerciali e diplomatiche. Questo l’obiettivo della conferenza organizzata dalla Sezione reggiana dell’Ucid, Unione cristiana imprenditori e dirigenti, dal titolo “I Paesi arabi: comprendere per cooperare” che si è tenuta ieri all’Hotel Astoria Mercure.

“Ci riferiamo a un’area che include la maggior parte degli stati mediorientali e del Maghreb, fino al Pakistan e all’Afghanistan, che comprende oltre 523 milioni di abitanti, circa l’8% della popolazione totale mondiale, in forte espansione con la quale il sistema imprenditoriale reggiano intrattiene solide relazioni commerciali” ha esordito Luigi Grasselli, presidente della Sezione Ucid di Reggio Emilia, nell’introdurre i relatori Marco Ferioli e Aldo Pigoli.

“Le complessità dell’area nordafricana e mediorientale sono monitorate con grande attenzione dal nostro paese – ha detto il professor Aldo Pigoli, esperto di Geopolitica, Negoziazione internazionale e Analisi delle relazioni internazionali presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore – perché lo scambio commerciale con questi paesi registra numeri molto significativi, ma per il futuro gli imprenditori dovranno tener conto anche delle grandi opportunità di mercato che si stanno aprendo nell’area del Pacifico, dove gli Stati Uniti stanno già investendo e operando con grande efficacia”.

Il quadro macroeconomico dei paesi di Medioriente e Nord Africa è stato presentato da Marco Ferioli, responsabile per l’area MENA (Middle East and North Africa) del desk Sace, agenzia assicurativo-finanziaria di Cassa Depositi e Prestiti incaricata di sostenere la competitività delle imprese italiane. “Un’area nella quale sono previste per le nostre imprese opportunità economiche in crescita soprattutto nel settore delle infrastrutture (ferrovie, porti, raffinerie ed energia) e della logistica – ha sottolineato Ferioli – dove sono già presenti molte aziende italiane che hanno acquisito importanti commesse”.

Molte le domande dal numeroso pubblico presente in sala composto da professionisti, imprenditori e rappresentanti delle principali associazioni economiche, tra cui Fabio Storchi presidente nazionale di Federmeccanica.