E’ un bilancio che contiene elementi di forte innovazione quello elaborato dalla Giunta del Comune di Scandiano per il 2015, documento che è stato illustrato nei giorni scorsi in una serie di incontri con la popolazione, in tutte le frazioni del Comune, e che sarà in discussione nella seduta di venerdì, 12 giugno, del Consiglio comunale.
Spiega il Sindaco Alessio Mammi: “Abbiamo dovuto compiere un profondo ed importante lavoro di revisione del principale documento di programmazione del Comune, obbligati dai nuovi tagli per la Legge di stabilità 2015 che per Scandiano hanno comportato una riduzione dei trasferimenti statali pari a circa 560 mila euro, a cui vanno sommati ulteriori 155 mila euro del fondo crediti di dubbia esigibilità. Su questa base abbiamo deciso di operare attraverso una riduzione delle spese generali, con politiche di risparmio sulle utenze comunali, dismissione di quote di patrimonio non strategiche, contrasto all’evasione fiscale e controlli sui requisiti per le agevolazioni concesse, ricerca di fondi statali ed europei. Nello specifico, per dare qualche esempio, la spesa per relazioni pubbliche, mostre e convegni è stata ridotta dell’80%, la spesa del personale ridotta del 12%, le auto comunali sono passate da 17 a 2, abbiamo recuperato praticamente 200 mila euro sull’evasione fiscale.

Questo lavoro ha portato a risultati che ritengo davvero importanti e dei quali siamo soddisfatti: siamo riusciti a salvaguardare i proprietari di abitazione principale, a ridurre l’impatto reale dei tributi sulle attività produttive, dato che la Tasi è integralmente deducibile dal reddito, e a tutelare le fasce deboli introducendo l’Irpef progressiva. Nel dettaglio l’aliquota e le detrazioni Tasi sull’abitazione principale rimangono invariate. Per quanto riguarda l’Irpef il nuovo meccanismo progressivo vede l’esenzione fino ai 10 mila euro di reddito, poi la suddivisione per scaglioni che rappresenta un cambiamento molto rilevante: fino a quest’anno avevamo una aliquota unica per tutti i redditi, 0,55%. Col nuovo bilancio e l’Irpef progressiva, sul totale di poco più di 15 mila contribuenti ci sarà una diminuzione dell’imposta per circa 10.200 contribuenti con un reddito tra 10.000 e 28.000 euro. Rimarrà la stessa dello scorso anno per circa 4200 contribuenti (esenti fino a 10.000 e ancora allo 0,55% per i redditi tra 28.000 e 55.000 euro), ed aumenterà per circa 900 contribuenti (passando dallo 0,55% al 0,80% per i redditi sopra i 55.000 euro). Quindi per la stragrande maggioranza dei cittadini ci sarà una diminuzione. E’ una manovra che non porterà maggiore gettito al Comune naturalmente, quindi a saldo zero”. Si tratta probabilmente della scelta più rilevante nel bilancio di previsione. E’ dunque grazie soprattutto ai risparmi sulle voci di spesa e all’avanzo di amministrazione del 2014 che l’Amministrazione è riuscita ad ottenere un mantenimento, ed anzi su alcune voci un incremento per i servizi, ed un importante programma di lavori pubblici.

“Per quanto riguarda i servizi – conclude Mammi – per citare alcuni esempi nei giorni scorsi abbiamo inaugurato l’aumento di 20 posti alla Rsa di Arceto, e dal prossimo anno scolastico avremo una sezione in più alle Scuole di Infanzia statali. Sugli investimenti la nostra priorità sarà la sicurezza, intesa come sicurezza degli edifici pubblici e sicurezza dei cittadini. Con l’intero importo che otterremo dalla dismissione e vendita di patrimonio, finanzieremo interventi di miglioramento delle sedi scolastiche. Ci saranno anche interventi di riqualificazione delle piazze nel capoluogo e ad Arceto, rilevanti miglioramenti sulla viabilità e sicurezza stradale, investimenti sui sistemi di videosorveglianza pubblica per la sicurezza dei cittadini. Siamo convinti che pur avendoci posto di fronte a delle grosse difficoltà derivanti da ennesimi tagli di trasferimenti, questo sia davvero un buon bilancio, perché i sacrifici che ha richiesto non ricadono sui cittadini, che potranno continuare ad usufruire dell’ottimo livello dei servizi offerti in questi anni e di investimenti che guardano al futuro, nel quadro di una fiscalità locale che grazie all’Irpef progressiva diminuirà per un grande numero di contribuenti”.