coltivazione-stupefacentiIndagini iniziate nel centro di Sassuolo, a seguito di mirati servizi di osservazione, controllo e pedinamento eseguiti nella zona della stazione ferroviaria e del parco di Braida, ha permesso agli investigatori di focalizzare l’attenzione su un soggetto, già noto alle forze dell’ordine per medesimi reati. Dopo aver monitorato a lungo l’uomo, i militari del N.o.r.m, unitamente a quelli della stazione di Formigine, coadiuvati anche da una unità cinofila del comando di Polizia Municipale sassolese, hanno deciso, nel tardo pomeriggio di ieri, di fare irruzione presso la sua abitazione a Formigine.

Dalla perquisizione domiciliare è emerso che l’uomo aveva creato una vera e propria “centrale di stoccaggio e produzione” della droga: ogni vano della casa si rivelava idoneo nascondiglio. In questo frangente gli operanti hanno recuperato circa 2 kg di hashish, suddivisa in panetti, 300 grammi di marijuana pronta per essere immessa sul mercato, e circa 1.500 euro in contanti, provento dell’attività illecita.

Durante le fasi della perquisizione “Axel” – il cane dell’unità cinofila impiegata – ha richiamato con insistenza l’attenzione su di una parete in cartongesso situata all’interno della camera da letto. Rimossa la parete, si è  scoperto un locale “ad-hoc” per la coltivazione della marijuana, con tanto di serra perfettamente funzionante, rifornita da impianto di ventilazione, termostati, e luci artificiali. All’interno di essa circa 50 piante di marijuana, alcune della quali raggiungevano il metro di altezza, pronte per essere estirpate ed essiccate.

A.A., 56enne del luogo, terminate le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale S.Anna di Modena, a disposizione dell’Autorità. Dovrà rispondere di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.